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«Per mantenersi in forma la dieta mediterranea è la più indicata»

PALERMO. La dieta mediterranea ha dimostrato con evidenze scientifiche di essere la migliore. «Già dagli anni Sessanta in poi sono stati fatti una miriade di studi scientifici che hanno dimostrato che mangiare mediterraneo si associa a una condizione di salute migliore – spiega il professor Silvio Buscemi - Proprio in quegli anni un nutrizionista americano che si chiama Ancel Keys ha fatto uno studio chiamato «Seven countries studies» basato sul confronto dei regimi alimentari di 12.000 persone, di età compresa tra 40 e 59 anni, sparse in sette Paesi del mondo (Finlandia, Giappone, Grecia, Italia, Olanda, Stati Uniti e Jugoslavia)». Keys evidenziò che l'alimentazione degli abitanti dei paesi del bacino del Mediterraneo si associava ad un minore rischio cardiovascolare e una migliore sopravvivenza. Anche i giapponesi avevano una elevata età media: questi mangiavano molto pesce. Mentre la caratteristica della dieta mediterranea in tutti i paesi è la ricchezza di olio d'oliva, carboidrati, frutta, verdura e uova.
«Ma oggi anche nei paesi del bacino del mediterraneo non si fa la dieta degli anni Sessanta. Prima, infatti, si consumavano frutta e verdura stagionali e a chilometro zero. I cibi non sono fatti solo di grassi, carboidrati e proteine ma contengono gli antiossidanti. Quest'ultimi vengono a mancare nei cibi consumati a lungo termine e sostituiti da anticrittogamici. Anche la carne rossa è diversa, perché i bovini di una volta mangiavano un'erba fresca del campo, oggi vivono confinati e vengono dati loro mangimi animali. Lo stesso vale per il pesce d'allevamento che si nutre di mangimi e non alghe naturali. Proprio dalle alghe vengono fuori gli elementi antiossidanti del pesce i cosiddetti Omega tre. E' rimasto il concetto di dieta mediterranea».


S. I.

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