TORINO. Andrea Agnelli 'blindà al Antonio Conte e Paul Pobga, il fuoriclasse francese che è «patrimonio dell'umanità». A margine della conferenza internazionale dell'Unesco per 'Educazione, Sport e Diversità culturalè - dove ha illustrato le iniziative della Juve contro il razzismo e le discriminazioni - il presidente bianconero ha anche parlato di questioni interne. Paul Pogba è un calciatore «straordinario», «patrimonio dell'umanità», ha detto il presidente, mostrandosi rassicurante sul futuro del francese a Torino, nonostante il potenziale interesse del Paris Saint-Germain (Psg).
«Avere l'attenzione da parte di grandi club - ha aggiunto - non può spaventare. Ma essere motivo di orgoglio. La nostra volontà è di essere un società compratrice, non venditrice. Da questo punto di vista sappiamo perfettamente che i tasselli e le squadre si costruiscono anno su anno. Il lavoro di Marotta, Paratici Nedved, poi coordinato sul campo da Conte, è stato fino ad ora incredibile. Si tratta di crescere anno su anno e Paul rappresenta questo percorso di crescita». Lo scorso autunno, il presidente bianconero si era mostrato meno ottimista sulla permanenza del ventunenne a Torino. «Se arrivasse una grande offerta, non penso che la Juventus abbia la forza per trattenere un giocatore simile. Ho la sensazione che la Serie A sia diventata un campionato di passaggio, utile per crescere prima di andare altrove a guadagnare di più», aveva detto da Londra. Ma oggi Agnelli si mostra ottimista anche su Antonio Conte. Alla domanda se il futuro della Juve sarà ancora legato alla presenza del pugliese in panchina, risponde: «Ma certo».«Siamo tutti molto contenti di quanto è stato fatto. Al di là che Antonio ha ancora un anno di contratto, il rapporto è ottimo». E ancora: «Credo che il sogno di Antonio e il sogno mio coincidano e quindi cercheremo di realizzarlo insieme».
La presenza di Agnelli a Parigi era anzitutto legata alla sua partecipazione, come ospite d'onore, alla conferenza internazionale dell'Unesco per la promozione dei diritti umani. Per l'occasione, sono stati presentati 10 progetti leader, dai cinque continenti, che promuovono i valori fondamentali coinvolgendo circa 1000 giovani dai 18 ai 35 anni. Tra questi, le iniziative della Juve contro il razzismo e le discriminazioni: 'Un calcio al razzismò e 'Gioca con mè, sviluppati con il Centro Unesco di Torino e Juventus soccer schools. Questi progetti sono «un dovere», ha spiegato Agnelli. Del resto, ha continuato, «quando sei leader di un settore, devi esserlo anche in tutti gli aspetti che lo circondano. E noi sappiamo perfettamente che abbiamo un grandissimo impatto sociale». Insomma, non bisogna abbassare la guardia. E «combattere anche i semplici scherni verso giocatori avversari, che sono sbagliati e danno il messaggio sbagliato», ha avvertito.
Juventus, Agnelli blinda Conte e Pogba
Il presidente dei bianconeri: "Paul è straordinario, un patrimonio dell'umanità. Vogliamo crescere ancora insieme al nostro mister"
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