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Mercatino di Caltanissetta verso il «fallimento», sabato presenti appena cinquanta ambulanti

CALTANISSETTA. Mai così in basso il mercatino settimanale del sabato. Poco meno di una cinquantina (e tutti del settore alimentare) gli ambulanti presenti ad una edizione - quella di ieri - da dimenticare in fretta, tant'è che le operazioni di vendita si sono concluse con ben tre ore di anticipo. Scarsissima la presenza di visitatori e di conseguenza di posteggiatori abusivi. Ridotto al minimo anche il lavoro della pattuglia annonaria. A disertare la rassegna sono stati quasi duecento degli aventi diritto, alcuni di loro si erano presentati regolarmente ma alla fine, scoraggiati dal maltempo, hanno preferito far ritorno a casa. La pioggia battente ha avuto effetti davvero pesanti e forse è stata la causa principale dell'elevato numero di assenze. Il piazzale antistante lo stadio "Tomaselli", sede della rassegna del sabato, era cosparso da enormi pozzanghere che avrebbero sicuramente rappresentato un ostacolo in più per operatori commmerciali e utenti. Difficile muoversi in un autentico acquitrinio come puntualmente si trasforma l'area di vendita dove da moltissimi anni non vengono effettuati interventi di ordinaria manutenzione in grado di eliminare i piccoli e grandi problemi più volte lamentati dagli stessi ambulanti e dalle organizzazioni di categoria. Il Comune, in questo senso, sta accusando ritardi notevoli e non riesce a intervenire, anche con piccoli accorgimenti, per mettere gli operatori nelle condizioni di partecipare senza assilli e non costringere gli utenti a muoversi fra piccoli laghetti con il rischio di scivolare. Per non parlare della perdurante assenza delle strisce di terra che il Comune non riesce a ridisegnare per mettere ordine nella rassegna e assegnare definitivamente gli spazi agli aventi diritto. La pioggia caduta abbondante dalla notte di venerdì ha ridotto lo spiazzo in un grande pantano e quei cinquanta ambulanti che hanno aperto baracca lo hanno fatto mostrando una dose di coraggio non indifferente. Alle dieci, comunque, tutti a casa. Si è conclusa così nella maniera più ingloriosa una delle peggiori edizioni del mercatino settimanale degli ultimi anni. Appare ormai chiaro cha la rassegna del sabato necessita di radicali interventi per una netta inversione di rotta, per riportarla ad essere il punto di riferimento per migliaia di famiglie nissene, fonte di guadagno per centinaia di ambulanti (nisseni e non) che un tempo facevano a gara per ottenere un'autorizzazione per Pian del Lago. Oggi invece prevale il disimpegno dal mercatino, una piazza che probabilmente non riesce ad esercitare più il fascino di un tempo e quindi non viene più ritenuta appetibile mentre altrove le date di effettuazione dei mercatini vengono pure raddoppiate. Contro l'inarrestabile declino della fiera del sabato si sono mosse insistentemente le organizzazioni che chiedono da tempo la convocazione di una conferenza di servizi per procedere alla riallocazione delle bancarelle lungo la provinciale 5.

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