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Condannati tre cavi di rame nel Trapanese

TRAPANI. Il tribunale di Marsala ha  condannato tre persone per furto di cavi di rame e interruzione  di pubblico servizio. Cinque anni di carcere sono stati inflitti  Francesco Marino, 56 anni, di Marsala, mentre due anni ciascuno  per Roberto Jovino, di 44 anni, genero di Marino, e Vito Roccia,  di 31, entrambi di Erice. Gli imputati erano accusati anche di  ricettazione e riciclaggio. Da questi reati, però, sono stati  assolti. La banda fu sgominata dai carabinieri di Marsala, nel  maggio 2013, con l'operazione «Cuprum». L'interruzione di  pubblico servizio, a causa dei cavi dell'Enel tranciati e  rubati, era avvenuta nei territori di Marsala, Erice e  Valderice. I tre Comuni si sono costituiti parte civile, ma il  Tribunale non ha accolto le loro richieste di risarcimento  danni. Delle circa 40 balle di cavi di rame rubate, 23 furono  trovate nell'abitazione del Marino.

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