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Il prefabbricato ecologico tra convenienza e natura

Fondamentale è l’impiego di materie prime con sostanze ecocompatibili, non inquinanti, dove un protagonista assoluto è il legno. Molti esempi anche in Sicilia

PALERMO. Coniugare la convenienza economica col rispetto dell’ambiente e la salvaguardia della salute. La casa del futuro è già realtà, a partire dal rinnovato impiego di materie prime ecocompatibili, non inquinanti e riciclabili, prima fra tutte il legno. Prototipo tra i più consolidati della cosiddetta «casa ecologica» è il prefabbricato del terzo millennio, totalmente rinnovato nella forma e nella sostanza rispetto alle omonime costruzioni in lamiera e plastica diffuse intorno a trent’anni fa.

Anche rispetto ad una casa tradizionale il prefabbricato ecologico può annoverare più di un valore aggiunto, un paio su tutti: tempi di realizzazione più rapidi e costi di gran lunga inferiori, peraltro ammortizzati nel tempo in virtù del notevole risparmio energetico e di una manutenzione meno dispendiosa. Costruito in legno nella maggior parte dei casi, il prefabbricato moderno è anche destinato, con i dovuti accorgimenti, a durare nel tempo.
È il legno a fare da isolante, preservando la casa dal freddo, dal caldo e dai rumori, in misura maggiore se supportato da una copertura coibentata, preferibilmente ventilata. Ed è il legno a garantire alla struttura maggiore sicurezza e stabilità. «È grazie allo studio e alla applicazione di tecnologie avanzate che un materiale così antico - accantonato peraltro per più di un secolo in luogo del più moderno cemento armato - può oggi raggiungere standard di qualità e sicurezza migliori di quelli dei tradizionali materiali edili. L’antisismicità, legata alla resistenza e all’elasticità del legno, e l’insospettabile resistenza al fuoco, in virtù di rivestimenti a più strati, ne sono la prova».

A decantare le proprietà dei moderni prefabbricati in legno è Domenico Siracusa, architetto e progettista di Tecnowood/Levill house, con sede a Palermo in Viale Regione Siciliana 397, ditta specializzata in progettazione, vendita e montaggio di case in legno realizzate col sistema blockhouse. «Siamo stati i primi in Sicilia – racconta Raffale D’Arenzo, titolare di Levill House - e siamo tuttora all’avanguardia nell’uso di questo sistema di costruzione di case in legno, casette da giardino, bungalow e cottage che si caratterizza per la sovrapposizione di più travi in legno disposte orizzontalmente e dà frutto a strutture solide e compatte. Poiché il rapporto qualità prezzo è piuttosto conveniente, la richiesta è stabilmente alta e non si limita alla sola Sicilia».

Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche: per unità abitative prefabbricate col sistema Blockhouse – scelte da catalogo e importate da aziende produttrici partner del Nord Europa - si va da un minimo di circa 2.800 euro per un bungalow di 20 metri quadri compreso di porte ed infissi ad un massimo di circa 70.000 per un cottage di 245 metri quadri su due livelli. Basamenti, impiantistica e pavimentazione hanno un costo aggiuntivo, al pari di montaggio, coibentazione e copertura in tegole. Per aggirare il problema dei costi che la costruzione su un terreno comporta e bypassare gli annessi vincoli di edificabilità c’è chi, sempre più spesso, si orienta sui prefabbricati mobili, le cosiddette «case su ruote», abitazioni ecologiche a tutti gli effetti, nate per soddisfare le esigenze di chi, per un motivo o per l’altro, desidera poter usufruire in tempi brevi di una casa senza dover sottostare alle lungaggini di una concessione edilizia. «Si tratta di strutture che poggiano su dei carrelli e dunque trasportabili in qualsiasi momento e collocabili in qualsiasi terreno privato o area a verde non edificabile, salvo diverse e specifiche disposizioni locali – spiega Alessandra Boi, di Casabiocasamia, azienda di progettazione, produzione e commercializzazione di abitazioni in bio-edilizia con sede a Giarre (CT) in via Silvio Pellico 3-; d’altra parte i nostri biomoduli abitativi, in quanto case mobili, sono regolarmente immatricolati, targati e dotati di libretto di circolazione.

Nell’ultimo periodo, soprattutto negli ultimi 3 anni, per questo tipo di prodotto c’è stata un’escalation di richieste che intendiamo assecondare ribassando i prezzi del 30%. Contiamo di assestarci presto sui 650 euro a metro quadro, senza comunque rinunciare a quella qualità che è il nostro marchio di fabbrica». Un marchio di fabbrica che l’azienda catanese porta in giro per l’Italia in occasione di fiere ed esposizioni: «Questo tipo di vetrine – raccontano da Casabiocasamia - ci ha anche condotto in una circostanza a confezionare prodotti di nicchia anche in tema di case mobili: un nostro pezzo unico rimane quella con gli interni in marmo e il pavimento parquettato».

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