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Formazione, on line i soldi dati agli enti

Nelli Scilabra: così saranno fugati i dubbi di chi parla di fondi non erogati. Protestano gli organizzatori dei corsi. Alcuni sostengono di non poter pagare dipendenti e allievi. L’assessore assicura che l’80 per cento dei soldi dello scorso anno sono stati già versati

PALERMO. «Tutti i pagamenti della Regione agli enti di formazione professionale saranno pubblicati nelle prossime ore sul nostro sito». Lo annuncia l’assessore regionale alla Formazione Nelli Scilabra che aggiunge: «Così sarà fugato ogni dubbio avanzato da chi parla di fondi non erogati». Alcuni enti infatti sostengono di non poter pagare dipendenti e allievi perché la Regione non ha ancora versato i fondi. Ma Nelli Scilabra, intervenuta anche a Ditelo a Rgs, ha più volte ribadito che la Regione è in regola annunciando anche ispezioni negli enti che non pagano gli stipendi.
Gabriele Albergoni di Anfop, Benedetto Scuderi di Asef, Antonio Oliveri di Assofor, Salvatore Miroddi di Cenfop Sicilia e Paolo Genco di Forma Sicilia in una nota chiedono di «uniformare la comunicazione dei dati ufficiali in materia di erogazione dei finanziamenti relativi alle attività formative che hanno una refluenza immediata sugli arretrati retributivi e compensi al personale». Gli enti propongono poi che «tali fonti informative consentano, in maniera documentata un esame sereno - e non un allarme sociale, delle situazioni amministrative e contabili degli enti e quindi dello stato dei pagamenti degli stipendi del personale dipendente». Secondo gli autori della nota «in questo drammatico momento è necessaria una collaborazione sempre più fattiva e qualificata tra amministrazione e parti sociali che possa consentire la ricerca di soluzioni reali e concrete soprattutto per il personale, per il grave disagio complessivo che sta attraversando – sia in termini di sicurezza del posto di lavoro sia, quindi, in modo esponenziale in termini economici». I cinque enti chiedono che «il personale sia messo nelle condizioni di lavorare serenamente e regolarmente retribuito». Per gli enti «l’allarme sociale e la tensione sociale è ormai insostenibile. In un contesto, peraltro, in cui le vicende della “finanziaria” creano ulteriori preoccupazione e insicurezza circa i tempi di accredito agli Enti dei mandati di pagamento per procedere alla retribuzione degli stipendi arretrati e quelli che il personale andrà a maturare nell’immediato». Scilabra replica: «È davvero curioso che siano le associazioni degli enti a denunciare il presunto tentativo di generare uno stato di allarme sociale tra i lavoratori della formazione». L’assessore sottolinea: «I dati relativi ai pagamenti da parte della Regione agli enti saranno pubblicati nelle prossime ore, così verranno fugati tutti i dubbi. Abbiamo erogato l'80% del finanziamento relativo alla scorsa annualità – continua la Scilabra - e siamo pronti ad erogare il finanziamento per la prossima. Come ben sanno gli enti nel momento in cui attiveranno il 70% dei corsi di questa nuova annualità, la Regione provvederà al pagamento del 75% del finanziamento totale. Una procedura mai vista precedentemente che non darà più alibi e che garantirà una sicura serenità ai lavoratori del settore». L’assessore trova «del tutto fuori logica il riferimento da parte delle associazioni degli enti alle recenti vicende della finanziaria regionale. Cosa c'entrano con la formazione professionale? Il sistema si regge su fondi comunitari e nazionali, non sul bilancio della Regione Siciliana. Questo si, è un maldestro tentativo di generare un insensato e pericoloso allarme sociale. Non si preoccupino dei diritti dei lavoratori le associazioni degli enti, a tutela dei loro diritti c'è un governo, il governo di Rosario Crocetta che ha già manifestato in più di un provvedimento la nettà volontà di mettere in sicurezza il loro posto di lavoro. Ad oggi - conclude Scilabra - sotto la gestione di questo governo non si è consumato alcun licenziamento e nei casi più drammatici che hanno coinvolto in inchieste giudiziarie gli enti, abbiamo prodotto la miglior soluzione possibile attraverso il Ciapi di Priolo».

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