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Caltanissetta, raddoppio statale 640 Intervento per le «opere di compensazione»

È stato dato mandato ai tecnici comunali di confrontarsi con i loro «colleghi» dell’Anas

CALTANISSETTA. Si sono immediatamente attivati i componenti della seconda Commissione consiliare permanente per dare seguito a quanto stabilito al termine della seduta del Consiglio comunale di martedì scorso, dove si è parlato esclusivamente delle opere di compensazione per il territorio di Caltanissetta che dovrebbero essere realizzate a seguito dei lavori di adeguamento a quattro corsie della Statale 640 e dove è stato stabilito di costituire un tavolo tecnico composto dai rappresentanti del Consiglio comunale e dell’Amministrazione attiva, dai vertici dell’Anas e dai Deputati regionali e nazionali nisseni. La seconda Commissione, presieduta dal consigliere Antonio Favata, ha convocato i responsabili degli Uffici comunali per dare loro mandato di interfacciarsi coi i responsabili dell’Anas che si occupano del procedimento, in modo da acquisire tutti i dati necessari per portare avanti le raccomandazioni che sono prescritte nella delibera del Cipe. La seconda Commissione, che ha competenze in materia di assetto del territorio, urbanistica, lavori pubblici, infrastrutture, viabilità, trasporto, edilizia residenziale, pubblica e privata e illuminazione, dopo avere acquisito tutti gli elementi che gli Uffici comunali reperiranno dai responsabili dell’Anas, relazionerà in Conferenza dei Capigruppo per stabilire le modalità che dovranno portare in brevissimo tempo alla costituzione del suddetto tavolo tecnico. «I componenti della seconda Commissione – ha dichiarato il consigliere Favata – sono tutti molto soddisfatti per com’è andata la seduta del Consiglio comunale che ha trattato il tema delle opere di compensazione della statale 640. Siamo riusciti a coinvolgere tutte le parti e abbiamo ottenuto un impegno concreto da parte dell’Anas. A questo punto però – ha concluso Favata - gli impegni si dovranno tradurre in fatti e da parte nostra c’è la ferma volontà di ottenere quello che è stato richiesto da tutte le componenti presenti in Consiglio comunale, che poi non sono altro che le stesse cose prescritte dalla delibera Cipe, ma che non si capisce per quale motivo non sono state programmate in fase di progettazione». G.M.

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