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Fondi gruppi Ars, Cracolici: "Fortemente segnato da questa vicenda"

PALERMO. "Non nascondo che questa è una vicenda che mi sta fortemente segnando, non mi era mai capitato, anzi oltre 30 anni fa fui denunciato per avere affisso manifesti del mio partito da militante e si concluse con multa di 20 mila lire. Oggi mi trovo dentro una vicenda molto piu' complessa non per miei comportamenti illeciti, di arricchimento o condotta personale ma per l'utilizzo di risorse del gruppo parlamentare del Pd".

Lo ha detto in conferenza stampa l'ex capogruppo del Pd e attuale presidente della commissione Affari istituzionali dell'Ars, Antonello Cracolici, indagato assieme ad altri 82 persone tra deputati ed ex deputati regionali nell'inchiesta della Procura di Palermo sulla spesa dei fondi assegnati ai gruppi parlamentari.  Cracolici ha distribuito ai cronisti l'avviso di garanzia ricevuto dalla Procura. L'ex capogruppo è stato convocato dai magistrati il 14 febbraio, nel giorno di San Valentino.
"Se comprare acqua in 5 anni di legislatura, avere comprato le cialde per la macchinetta del caffè è un reato allora l'ho commesso. Onestamente non potrei dire il contrario perché non sapevo che fosse un reato, così come fare i necrologi. Siamo dentro una interpretazione: se i nostri comportamenti siano compatibili con le finalità istituzionali che rappresentiamo o meno. Dico con onestà che se qualcuno di questi è incompatibili e quindi è reato, io mi consegno subito, mi arrendo", ha affermato Cracolici.
"Sotto la mia gestione il gruppo ha chiuso con un avanzo di 800 mila euro e 80 mila euro di interessi maturati perché questi soldi sono rimasti sul conto corrente del gruppo, non abbiamo mai fatto operazioni finanziarie". Assieme a Cracolici in conferenza stampa anche il segretario siciliano del Pd, Giuseppe Lupo, e l'attuale capogruppo Baldo Gucciardi, anche loro indagati nella stessa inchiesta, in quanto deputati regionale nella scorsa legislatura, oltre che nell'atuale. Proprio oggi pomeriggio si riunirà l'ufficio di presidenza dell'ex gruppo parlamentare Pd per definire il trasferimento dei fondi all'attuale gruppo.    
Cracolici ha spiegato che lo scorso febbraio l'Avvocatura dello Stato, interrogata dal gruppo parlamentare, ha comunicato che l'avanzo da 800mila euro dovrà essere trasferito al gruppo parlamentare del Pd di questa legislatura in base al principio "della continuità politica". "Non rispondo oggi ai magistrati ma all'opinione pubblica - ha detto Cracolici - mi pare evidente che un gruppo che consegna 800 mila euro di avanzo, dimostra elementi di sobrietà".


“NULLA DI CUI VERGOGNARMI”. "Passato ci rincorre? Assicuro Crocetta che faccio parte del presente. Abbiamo una storia, anche lui mi pare che non sia nato ieri mattina, ha fatto il sindaco e l'europarlamentare. Io sono orgoglioso del mio passato e non ho nulla di cui vergognarmi". Così l'ex capogruppo del Pd, Antonello Cracolici, indagato nell'inchiesta sulle spese dei gruppi parlamentari, ha risposto ai cronisti in merito alle dichiarazioni a caldo fatte ieri dal governatore Rosario Crocetta alla notizia dell'indagine che coinvolge 83 tra deputati ed ex deputati regionali.

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