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Case popolari a Caltanissetta, morosi instanabili

Il direttore generale dell'ente: «Abbiamo inquilini che non riescono a pagare l'affitto da cinque mesi, altri addirittura da quattro anni»

CALTANISSETTA. La posta in gioco è alta. In ballo oltre un milione di euro, somma che l'Istituto Case Popolari spera di portare in cassa bussando alla porta degli inquilini morosi.
Il recupero, però, si sta rivelando alquanto laborioso per non dire impossibile. Se ne sono resi subito conto gli ufficiali giudiziari della Montepaschi Serit alla quale lo Iacp aveva affidato, stipulando una regolare convenzione che prevedeva un aggio consistente per l'esattoria, il delicato compito. La missione, però, è fallita ad appena un mese dal suo avvio. La Montepaschi Serit è riuscita a recuperare appena il cinque per cento dell'ammontare complessivo.
«Abbiamo inquilini che non riescono a pagare l'affitto da cinque mesi, altri addirittura da quattro anni» dichiara il direttore generale dell'ente Totò Venti che non intende assolutamente arrendersi. «Non possiamo abbassare la guardia - aggiunge - noi viviamo di questo, non possiamo contare su altre entrate. Purtroppo l'accordo con la Serit non ha funzionato e non certamente per colpa di questo ufficio sicuramente più attrezzato di noi per questo genere di operazioni finalizzate al recupero di debiti pregressi maturati negli anni. Ci siamo fermati al cinque per cento, percentuale un po' bassa rispetto alle iniziali aspettative, ma ci siamo anche resi conto di quanto povera sia diventata questa città. Stesso discorso per altri centri dove c'è gente che non paga con regolarità, anzi che non paga nemmeno».
In pratica gli ufficiali giudiziari si sono trovati di fronte ad una realtà quasi tragica, individuando interlocutori (i morosi) ai quali non era possibile pignorare nulla. Neanche i mobili di casa.
La povertà ormai dilaga come è tristemente documentato dagli elenchi in possesso di chiese e Caritas dai quali emerge uno spaccato impressionante di gente che vive ormai grazie alla solidarietà.
«È triste dirlo - ha sottolineato Venti - ma non c'era davvero niente di che aggredire a livello di cose pignorabile». In tutta provincia la morosità, come ammette lo stesso direttore generale dello Iacp, sta progressivamente avvicinandosi al trenta per cento e il grosso è concentrato nel capoluogo e a Gela.
Nel Nisseno l'Istituto Case Popolari vanta un patrimonio abitativo di oltre cinquemila alloggi e gli affitti mensili partono da un minimo di 82 euro fino a 184 euro. Pigioni politiche tutto sommato che molte famiglie ormai non riescono ad affrontare accumulando così insolvenze alle quali si sta tentando in qualche modo di rimediare con una operazione davvero difficile. «Qualcuno - ha detto Venti - dietro solleciti viene nei nostri uffici scaglionando debiti pregressi, ma è chiaro che qualcosa bisognerà pur fare per far rientrare nelle nostre casse somme di denaro non indifferenti. Stiamo pensando in ultima spiaggia - ha concluso Venti - ad atti stragiudiziali per il rilascio degli immobili occupati da inquilini morosi da troppo tempo».

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