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Crisi Milan, Balotelli: da stella a rebus

L'attaccante è uno dei principali problemi dei rossoneri, Allegri è sempre più in bilico ed è sempre vivo il dualismo tra Galliani e Barbara Berlusconi

MILANO. Da stella a rebus del Milan. È la strana metamorfosi di Mario Balotelli, uno dei principali problemi di una squadra in crisi di risultati, con un allenatore sempre più in bilico, all'ombra di una società in cui è esploso il dualismo fra Adriano Galliani e Barbara Berlusconi. Una vasta gamma di problemi e il primo a farne le spese rischia di essere l'allenatore. Domenica contro il Chievo deve vincere, non ha scelta. E non è detto che basti, perchè la sosta prevista subito dopo per gli impegni delle nazionali in casi simili talvolta è considerata un momento ideale per avviare un cambio in panchina. Di sicuro Allegri domenica non potrà contare su Balotelli, squalificato dopo l'ennesima inutile ammonizione. Aspetto che ha sollevato qualche dubbio sulla scelta di lasciare in panchina il giocatore di maggior talento nel primo tempo di una partita complessa come quella con il Barcellona.  «L'ho fatto per la squadra e per Mario», si è giustificato l'allenatore, ricordando che Balotelli è reduce da prove poco convincenti, e che prima di arrivare al Milan era una seconda scelta. In rossonero, però, era finito in panchina solo due volte prima della sfida con il Barcellona e alla vigilia lo stesso Galliani aveva sottolineato quanto sia stato determinante per i destini della squadra. Senza contare che il Milan ha fatto paura al Barcellona proprio quando è entrato in campo Balotelli (che ha smentito di essere titolare del profilo Facebook a suo nome su cui sono apparsi complimenti a Josè Mourinho).  Così la panchina dell'azzurro ha suscitato dubbi come in precedenza altre scelte di Allegri, fra cui la gestione del ruolo di portiere titolare. «Allegri è il nostro allenatore non ci dobbiamo lamentare di niente, dobbiamo seguirlo - ha sottolineato Sulley Muntari -. Bisogna lavorare duro e dare il nostro meglio. Usciremo dal momento di difficoltà, sono sicuro».  Altrettanto complessa è la situazione a livello societario. Fra Galliani e Barbara Berlusconi la temperatura è ai minimi storici, e in tribuna al Camp Nou nessuno dei due si è sforzato di nasconderlo. Dopo la fredda stretta di mano di ieri sera, i due non si sarebbero incrociati in giornata. Galliani ha passato qualche ora nel suo ufficio nella sede di via Turati, che piano piano viene smantellata (sedie e mobilio sono destinati alla Croce Rossa che li riutilizzerà). Nel frattempo Barbara Berlusconi seguiva i lavori di trasloco nella nuova sede in zona San Siro dove, assicurano dal Milan, per l'ad e la figlia del presidente si stanno allestendo uffici praticamente delle stesse dimensioni, separati solo da un piccolo corridoio.

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