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Pd, in Sicilia via libera alle primarie La commissione ammette i candidati

Crisafulli correrà ad Enna, Miceli a Palermo, Schiavo a Siracusa. Resta l’esclusione di Franchina

PALERMO. Tutte salve le candidature ai congressi per l'elezione dei dirigenti locali del Partito democratico. La commissione nazionale di garanzia si è pronunciata per il via libera alla corsa dei renziani Liddo Schiavo a Siracusa e Carmelo Miceli a Palermo e ha confermato quanto deciso a livello regionale per Mirello Crisafulli a Enna: l'ex senatore può candidarsi alla segreteria provinciale nonostante l'esclusione alle scorse politiche. «Pur nel rispetto del regolamento - ha spiegato il palermitano Giovanni Bruno, componente della commissione -è stata garantita la massima partecipazione alla fase congressuale del Partito democratico».
Ma l'operazione verità dell'organismo che si occupa di far rispettare le regole nel Pd non ha comunque contribuito a far calare la tensione nell'Isola, dove continua lo scontro sulle tessere. Nel Catanese, a Misterbianco, il candidato alla segreteria provinciale del Pd Mauro Mangano ha chiesto «immediata trasparenza sulla gestione del tesseramento e sul reale ed effettivo pagamento delle tessere a quell'oligarchia che pensa di essere padrona del partito. Solo così si potrà chiarire una volta per tutte chi gioca sporco sulla passione dei nostri militanti». Nei giorni scorsi era stato Pippo Civati, candidato alla segreteria nazionale del Pd, a lanciare l'allarme da Palermo sulla gestione delle tessere nell'Isola, e ieri il presidente del Circolo di Trapani, Salvatore Daidone, ha smentito che in città sia stata negata la tessera del PD ad un disabile. «Abbiamo anzi dato la disponibilità, a quanti impossibilitati a raggiungerci per qualunque motivazione, che ci saremmo adoperati ad abbattere qualunque "barriera" con eventuali visite domiciliari».
Intanto ieri il Pd ha risolto alcune diatribe che avevano minato il percorso di avvicinamento ai congressi provinciali. A Palermo c'era grande attesa per l'esito del ricorso presentato dal cuperliano Antonio Rubino, candidato dell'area che fa capo ad Antonello Cracolici, contro il renziano Carmelo Miceli, sostenuto anche da Lupo e dall'area Crocetta-Lumia, perché non si sarebbe dimesso in tempo dalla cariche ricoperte nel partito. Per Miceli via libera alla candidatura.
A Enna a presentare il ricorso era stato Angelo Argento, coordinatore regionale dell'area lettiana. Il ricorso si basava sullo stop alla candidatura di Crisafulli alle scorse politiche perché ritenuto eticamente «impresentabile». La commissione non si è espressa dal punto di vista tecnico, dichiarandosi incompetente e avendo già deciso sulla vicenda l'organismo regionale. Ma i garanti del partito hanno stabilito un principio secondo il quale la delibera sull'incandidabilità sarebbe valida solo a livello nazionale e dunque non può essere impedita la candidatura a segretario provinciale del Pd. A Siracusa è stato invece riammesso l'ex assessore comunale Liddo Schiavo, renziano, in un primo tempo escluso dai garanti locali perché non avrebbe presentato in tempo le dimissioni da assessore. Sfiderà Carmen Castelluccio, sostenuta dal segretario regionale Giuseppe Lupo e in un primo tempo rimasta unica candidata.
Confermata invece a Messina l'esclusione di Mario Franchina, che ha presentato in ritardo la candidatura «ma solo perché l'indirizzo della nuova sede del Pd non era stata comunicata». A sostenere Franchina c'è il deputato nazionale Giuseppe Lauricella, che mira ad allargare consensi nell'area Umanesimo e riformismo da lui creata. Da qui una polemica coi vertici del partito, ma per Lauricella «il segretario Lupo dovrebbe preoccuparsi del tasso di democraticità all'interno del Pd siciliano, dove viene incomprensibilmente negato l'accesso all'anagrafe iscritti. A Roma c'è già una pratica aperta sulla situazione del partito in Sicilia».
Ieri, intanto, a Palazzo dei Normanni, riunione del gruppo del Pd all’Ars alla quale partecipa - per la prima volta da componente del gruppo parlamentare - anche il presidente della Regione Rosario Crocetta. «Sono iscritto al PD, per me è normale essere qui» ha detto Crocetta.

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