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Dimissioni di Bartolotta, la nota ufficiale: incomprensioni da superare

La mancanza di dialogo tra il Partito Democratico e il governo Regionale e i toni sempre più accesi del dibattito, in un momento di recesso economico ed occupazionale, aggravato ancora di più dai recenti fatti che hanno riguardato il governo nazionale, impongono a tutti noi una maggiore assunzione di responsabilità e moderazione nell’affrontare l’attuale stato di crisi politica che sta attraversando la nostra Regione. Alla vigilia di importanti scadenze quali la manovra finanziaria di assestamento, la prosecuzione del rapporto di lavoro per i precari, la sottoscrizione dell’Intesa Generale Quadro  Infrastrutture, l’impegno definitivo delle risorse di cui alla delibera Cipe 62  per la realizzazione degli interventi stradali ed autostradali, si rende indispensabile e di vitale importanza  il superamento delle incomprensioni e delle attuali criticità tra il Partito Democratico e il governo regionale. In tale contesto, atteso che ad oggi non si sono registrati fatti nuovi che lascino intravedere possibili soluzioni alla crisi, ritengo sia opportuno, come anticipato nei giorni scorsi, ribadire la mia disponibilità a rimettere il mandato di assessore regionale alle Infrastrutture, mobilità e trasporti nelle mani del Presidente Crocetta che mi ha nominato e del segretario politico del Partito Democratico cui appartengo.
Pur non condividendo, per metodo, tempi e motivazioni il frettoloso ritiro del sostegno al governo, intendo rispettare la scelta del partito confermando la disponibilità a dimettermi, se questo può contribuire alla risoluzione dell’attuale crisi.
Ritengo ciò opportuno, sia per la mia appartenenza al Partito Democratico, sia per senso di responsabilità nei confronti del Presidente Crocetta che mi ha nominato e che, in siffatte condizioni, avrebbe difficoltà a portare avanti il programma di governo. Da dirigente di Partito, auspico che ciò possa contribuire a riavvicinare le parti ed a riaprire il dialogo per un confronto sereno e costruttivo che rafforzi e rilanci l’azione dell’esecutivo.
Il governo regionale non può e non deve fare a meno del PD, ma altrettanto dicasi per il partito e per quei dirigenti che oggi lo rappresentano e che hanno deciso di togliere il sostegno al Presidente Crocetta ed agli assessori che il PD stesso ha designato. Se sbagli o incomprensioni ci sono stati, a soli dieci mesi dall’insediamento, sono certo che ci possano essere ancora tutte le condizioni per ricucire lo strappo e ripartire tutti insieme con più slancio e vigore, al fine di scongiurare il pericolo di “affondare” o ancor peggio, di fare semplicemente “galleggiare” questo governo, il primo ad essere rappresentato da un Presidente progressista votato dagli elettori.
Sono certo che il verificarsi di una tale eventualità non verrebbe compresa né dal popolo siciliano nè dalla stragrande maggioranza degli elettori di centrosinistra e dalla base del PD in particolare.

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