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Inchiesta Tav di Firenze, arrestato anche il siciliano Walter Bellomo

Il geologo ed esponente del Pd siciliano avrebbe ricevuto, come "favore", anche alcuni incarichi in altri cantieri in Sicilia, Milano e Perugia

PALERMO.  Gualtiero detto Walter Bellomo, il geologo siciliano arrestato stamani ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sul nodo Tav di Firenze, per presunti illeciti commessi come membro della commissione Via del ministero per l'Ambiente, nel “gioco di squadra”che faceva capo all'ex presidente dell'Umbria, Maria Rita Lorenzetti, avrebbe ricevuto come favori più incarichi per l'esecuzione di lavori ferroviari sulla tratta Cefalù-Castelbuono; un incarico di consulente ambientale da parte di Coopsette per la costruzione della nuova tangenziale esterna est di Milano; la riconferma a membro della commissione Via; l'interessamento per l'assunzione di una parente ad un supermercato della Coop CentroItalia di Perugia.   
Favori, scrive il gip Angelo Pezzuti, che Bellomo avrebbe ricevuto «come contropartita per l'apporto fornito per l' approvazione del Put (piano di utilizzo delle terre, ndr) per i lavori Tav a Firenze e delle varianti all'autorizzazione paesaggistica da parte della commissione Via presso il ministero dell'Ambiente, nonchè per il rapido e positivo esame da parte del gruppo istruttore Via del progetto per la realizzazione dell'autostrada Cispadana appaltata ad un'Ati partecipata da Coopsette».
Camicia bianca e solito look con barba e occhialini da intellettuale, Walter Bellomo, arrestato stamani nell'ambito dell'inchiesta sulla Tav di Firenze per presunti illeciti commessi come membro della commissione Via del ministero per l'Ambiente, solo ieri sedeva tra le prime file di una iniziativa politica a Palermo a sostegno di Gianni Cuperlo, candidato alla segreteria nazionale del Pd, anche se tra i democratici viene collocato in area renziana.   
Da anni impegnato in politica, Bellomo ha fatto parte del Pci e poi delle sue diramazioni. Il picco della carriera lo raggiunge nel 1996, quando viene eletto segretario cittadino del Pds, a Palermo. Da allora però il suo percorso nel partito è stato difficile: tornò alla ribalta qualche anno dopo, mettendosi a capo dell'area sinistra ecologista del partito, senza troppo successo, e cercando gloria schierandosi a fianco di alcuni big del Pds-Ds.
Non è mai riuscito a strappare una candidatura nè all'Assemblea regionale nè in Parlamento, per lui solo consulenze, ottenute grazie al partito e alla sua professione di geologo.

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