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Riesi, scoppia il caos affissioni

RIESI. Proliferano i cartelloni pubblicitari alle porte della città. Grandi tabelloni con ammiccanti offerte commerciali che invogliano i passanti ad acquistare vari prodotti. Sulla sfilza di giganteschi cartelli che campeggiano all’ingresso di Riesi, chiede chiarimenti all’amministrazione il consigliere dell’opposizione Gianfranco Capizzi per capire se tutte le ditte che usufruiscono degli spazi pubblicitari, versano regolarmente la tassa prevista. «Tutti devono pagare le tasse – dice Capizzi -. L’amministrazione però prima di esigerle dai nostri concittadini dovrebbe accertare se anche gli esterni le pagano. All’ingresso di Riesi ci sono 12 tabelloni pubblicitari, per non parlare dei cartelloni presenti nelle vie Einaudi e Flora. Attualmente non si riesce a rilevare dagli uffici preposti chi paga regolarmente e chi non paga. Ogni tabellone pubblicitario è di 18 metri quadrati e al momento le tariffe sulla pubblicità risalgono al 1994.


Ogni ditta per un tabellone dovrebbe pagare 410 euro per tutto l’anno. Un tributo veramente irrisorio. Invece le tasse per i cittadini sono state aggiornate al 2013. Da notizie apprese, a quanto pare, non si conoscono ditte e tabelloni registrati. Invito il sindaco che detiene le deleghe Finanze, tributi e polizia municipale a voler verificare quali ditte pagano ed a revocare le concessioni ad eventuali abusivi.Invito il sindaco che detiene le deleghe Finanze, tributi e polizia municipale a voler verificare quali ditte pagano ed a revocare le concessioni ad eventuali abusivi.


Invito il sindaco che detiene le deleghe Finanze, tributi e polizia municipale a voler verificare quali ditte pagano ed a revocare le concessioni ad eventuali abusivi. Tra l’altro i pannelli pubblicitari sono indecorosi. Invece di spremere come limoni i cittadini si invoglino anche le ditte che pubblicizzano prodotti a pagare le tasse”. Assicura controlli il sindaco Salvatore Chiantia, che ha già impartito direttive in merito ai responsabili dei settori pertinenti. “Qualche mese fa ho promosso una riunione con il personale degli uffici competenti ed i responsabili Antonio Gallè e Gaetano Terranova, che sono stati invitati ad effettuare un censimento per accertare a quali ditte sono stati assegnanti gli spazi e se pagano regolarmente l’apposita tassa – dice Chiantia -. Probabilmente i dirigenti, impegnati in altre incombenze urgenti, non sono riusciti ancora a fornirmi un dettagliato rendiconto. Una volta esaminata la relazione saranno adottati i dovuti provvedimenti».

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