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Serradifalco, autocompattatori fermi Il Comune trova i soldi per la benzina

La Giunta ha stanziato 3 mila euro per il carburante del mese e 11 per le riparazioni dei due mezzi rotti

SERRADIFALCO. L'Ato ambiente Cl1 non avrebbe nemmeno i soldi per la benzina e il comune di Serradifalco anticipa le somme anche per pagare la riparazione di due autocompattatori. La Giunta, presieduta dal sindaco Giuseppe Maria Dacquì, teme «rischi per la salute pubblica e per l'ambiente». L'organo esecutivo, infatti, ricorda che «da parecchi giorni non provvede al regolare svolgimento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e a causa di tale disservizio l'intero centro abitato risulta invaso da sacchetti di spazzatura depositati all'interno dei contenitori e negli spazi esterni agli stessi». E «che tale situazione può generare notevoli rischi per la salute pubblica e per l'ambiente a seguito delle esalazioni derivanti dalla decomposizione dei rifiuti che, tra l'altro, rappresentano intralcio al traffico veicolare causato dal loro spargimento nelle sedi stradali». In effetti, molti cassonetti non sono svuotati da giorni, tanto che i sacchetti della spazzatura trasbordano. Ed è per tale situazione che qualcuno, tra coloro che li hanno segnalati, lega la presenza di topi tra i rifiuti. Stessa situazione, se non addirittura peggio, per i bidoni per la raccolta dei rifiuti riciclabili. Secondo la giunta, il disservizio sarebbe stato causato «dall'impossibilità di utilizzare i mezzi impiegati per lo svolgimento del servizio di raccolta dei rifiuti, poiché bisognevoli di riparazioni meccaniche». Già il 26 agosto, la società d'ambito aveva rappresentato che un autocompattatore «presenta anomalie funzionali tale da renderlo inutilizzabile». Stessa cosa, l'altro ieri, per un altro l'autocompattatore. In questo caso perché il mezzo è ricoverato in un'officina di Serradifalco, perché ha bisogno della sostituzione di un pistone. Tra le due date, il 2 settembre, l'Ato aveva anche «rappresentato lo stato di dissesto finanziario in cui in atto versa e che a causa di una situazione alquanto precaria non può sostenere le spese per la riparazione degli automezzi in discorso e per l'acquisto del carburante». Da qui la decisione della giunta, assunta giovedì pomeriggio, d'intervenire con urgenza in via sostitutiva «per garantire i servizi essenziali». La somma complessivamente stanziata ammonta a 14 mila euro. Undicimila per pagare la riparazione dei due mezzi; 3 mila per il consumo di carburante durante settembre. Spese che, complessivamente, l'organo esecutivo conta di ripianare la spesa complessiva con le somme introitate dall'incasso della "Tares". La situazione potrebbe tornare alla normalità già nel corso del prossimo fine settimana.

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