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Per mare con lo smartphone La navigazione ora è più sicura

Il sito di riferimento per tutti i diportisti è marinetraffic.com, dove confluiscono le informazioni relative al posizionamento ed al traffico marittimo

L’estate al mare, possibilmente in barca, a vela o a motore che sia, rappresenta l’ambita meta per tutti i lavoratori in ferie. Ed anche in questi casi la tecnologia moderna può aiutarci ad organizzare le vacanze da trascorrere a contatto con il mare.
Vincenzo Ricchiari, titolare del negozio Mondomare di Palermo, ci fa notare quali strumenti è più utile portare in barca. «L’ecoscandaglio, che in pochi anni è passato da 500 ad 80 euro circa, è molto ricercato soprattutto da chi va a pesca, in quanto riesce a monitorare anche la presenza di banchi di pesci. Il Gps, anch’esso a portata di tutte le tasche, è molto utile ai fini della sicurezza perché permette di comunicare le proprie coordinate in caso di avarie a bordo, avvalendosi del VHF, altro strumento che sarebbe opportuno avere sempre con sé a bordo».
Sembra strano ma ancora una volta il nostro immancabile smartphone, in attesa che qualche app permetta di fare il caffé, potrebbe esserci molto utile. Vediamo come. Se navighiamo sottocosta e lo smartphone riceve il segnale per collegarsi ad internet avremo a disposizione ulteriori garanzie di sicurezza e di contatto con amici e familiari proprio grazie alla rete.
Il sito di riferimento per tutti i naviganti e soprattutto per chi sul mare ci lavora, è marinetraffic.com, il portale dove confluiscono le informazioni relative al posizionamento ed al traffico marittimo delle navi registrate sul circuito Ais in tutto il mondo, con oltre 15 milioni di visite mensili da parte degli utenti, che possono consultare anche foto e notizie relative al tragitto in corso, alle dimensioni ed alle caratteristiche delle imbarcazioni.
Come funziona ce lo spiega Giovanni Chiappisi, giornalista e navigatore a vela di lungo corso. «È un’applicazione divertente, gratuita, ma anche con molti limiti. Il maggiore? Funziona solo sotto costa perché utilizza internet e la copertura c’è solo fino a poche miglia. Se badiamo alla sicurezza, meglio affidarsi a un radar - spiega Chiappisi - che ci segnala tutto, ma proprio tutto quello che ci sta attorno. Anche le barchette dei pescatori. L’Ais, infatti, è obbligatorio solo sulle navi». L’applicazione, però, può essere utile in particolare per avere informazioni dettagliate mentre si è tranquillamente sul proprio divano.
Ma con la diffusione degli smartphone il servizio gratuito di Marine Traffic sta avendo un discreto consenso anche tra i regatanti che, una volta registrati, possono seguire in diretta, sulla mappa di Google, la posizione di tutti i contendenti sul campo di regata e di conseguenza anche amici e familiari, da casa, possono controllare l’andamento della competizione.

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