CALTANISSETTA. Dopo l’annuncio dei sessantuno tagli tra i lavoratori della società metalmeccanica Smim, continua lo stato d’agitazione. Operai e sindacalisti, infatti, hanno annunciato la proclamazione di otto ore di sciopero. L’astensione prenderà il via già mercoledì per durare l’intera settimana. Il verdetto giunto dai responsabili del gruppo sta creando tensione. I lavoratori, già qualche giorno fa, hanno scelto di bloccare le ore di straordinario: nessuno ne ha sostenute. La trattativa, però, soprattutto in questa fase, appare decisamente ostica. Oltre ai sessantuno tagli, il problema riguarda i ritardi nei pagamenti e nel versamento della quattordicesima mensilità. Gli operai sembrano stanchi di aspettare mentre, dall’altro lato, gli imprenditori della Smim lamentano la drastica riduzione delle commesse oltre alla recente perdita di un importante appalto. I fronti, quindi, si stanno ampliando. Il confronto non riguarda soltanto lavoratori, sindacati e manager Smim. Adesso, in ballo c’è anche il rapporto fra la storica azienda dell’indotto e i dirigenti di raffineria. Qualora la situazione non dovesse migliorare, gli operai sono già pronti ad una mobilitazione generale. Di conseguenza, non sono da escludere sit in o azioni di protesta davanti alla fabbrica e non solo. I segretari dei metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil, inoltre, hanno deciso di convocare una seria di assemblee con tutti i lavoratori dell’indotto. ROC
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