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Dirigenti ottimi, Regione pessima

Dunque alla Regione i dirigenti sono tutti bravi. Anzi bravissimi. Tutti, nessuno escluso. Un'élite di super manager illuminati, efficienti, capaci, preparati e iper-produttivi. Al punto da meritare il massimo dei voti. Che poi si traduce, naturalmente, nel massimo del premio in denaro. Vogliamo far finta di crederci? Proviamoci.
Il fatto è però che questo giudizio, affidato ai direttori generali, avviene automaticamente, senza alcuna valutazione critica lungo l’arco dell’anno di lavoro, a prescindere dal tipo di risultato conseguito e dall’impegno manifestato. Del resto, se è un'élite di super manager, a che serve giudicarli volta per volta? Vogliamo far finta di crederci? Proviamoci anche in questo caso.
Succede poi che, in un rigurgito di dubbio (decenza?), l’allora presidente Lombardo pensa a una commissione di valutazione. Ma per il suo successore Crocetta i poteri di questa commissione non sono chiari e peraltro costa troppo. Dunque meglio fermarsi un attimo a riflettere. Fermare la commissione, ovvio, mica i premi. Perché i 1.800 in forza alla Regione, non dimentichiamolo, restano pur sempre super manager «che più bravi non si può». E dunque forse costerà troppo la commissione di valutazione, ma si possono intanto continuare ad elargire bonus pro capite fino a 23 mila euro annui. Dobbiamo davvero continuare a far finta di crederci? O possiamo invece finalmente parlare di scandalosa vergogna o, se preferite, vergognoso scandalo? L’una vale l’altro. Così come un dirigente regionale vale l’altro. Tutti fuoriclasse.

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