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Caltanissetta, accusato di tentato stupro a 80 anni: il tribunale lo assolve, non fu lui ad agire

CALTANISSETTA. Ad ottant’anni suonati era finito alla sbarra per violenza sessuale su una ragazza ventenne. E’ la singolare storia di un pensionato nisseno che da diverso tempo s’era trasferito in Liguria. A Varazze, nel Savonese, in particolare. E lui Salvatore L. (difeso dall’avvocato Cristina Zeppa), 80 anni già compiuti, s’è ritrovato al centro di un’inchiesta per violenza sessuale. Che fortunatamente non s’è concretamente consumata all’interno della mensa gestita dalla Caritas. Ma questa è l’imputazione contestata. Era la primavera di tre anni fa quando un uomo avrebbe tentato di approfittare di una ragazza. Più in dettaglio il 10 giugno del 2010. Un molestatore si è avvicinata alla giovane e, d’improvviso, si sarebbe tirato giù calzoni. Lì, in strada, senza pensarci su. Proprio a due passi dalla mensa della Caritas, nella zona di San Rita. Ma non è finita qui. Sì perché quello sconosciuto avrebbe tentato di denudare la donna. E v’è pure in parte riuscito. Con una rapidità e decisione disarmante. E a quel punto ha tentato di abusare della ventenne. Ma è stata proprio la sua reazione, veemente quanto per lei provvidenziale, a spiazzare il molestatore. Una reazione che non t’aspetti. Almeno per quell’uomo che stava tentando d’abusare di lei. S’è messa ad urlare con quanto fiato aveva in gola e poi ha iniziato a tirare calci a più non posso. Costringendo il violentatore a fuggire, lasciandolo - grazie alla sua prontezza di spirito - a bocca asciutta. Alcuni passanti, in quei frangenti, hanno tentato di bloccare il fuggitivo ma non sono riusciti nell’intento. Perché l’altro è riuscito a far perdere le tracce appena in tempo. Solo uno tra quei soccorritori che subito si sono avvicinati alla ragazza, ha annotato il numero di targa di un’auto che si stava allontanando dalla zona. Qualcuno ha visto l’anziano salire su quel mezzo e lasciare il quartiere. Sulla base di queste indicazioni gli investigatori hanno dato un volto e una identità al presunto fuggitivo. Era quella del pensionato d’origine nissena. Ma qualcosa, in quelle deduzioni investigative, sembrava non funzionare. Già, perché la ragazza che ha subìto il tentativo di abuso, nel momento in cui s’è presentata alla polizia per denunciare l’accaduto, ha riferito loro che «era stata aggredita da un uomo di circa trent’anni». Una versione che strideva non poco con quella dell’accusa. Eppure l’anziano è stato poi rinviato a giudizio dal gup. Solo il dibattimento, adesso, lo ha riabilitato. Scacciando quell’infamante ombra che era scesa sull’ottantatenne… che violentatore non era proprio.

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