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Vela, a Mondello tornano le sfide di dinghy

Fino a domenica, nel golfo di Palermo si confronteranno 16 timonieri di varie Regioni, invitati dal Roggero di Lauria che organizza la regata. In palio il Trofeo Figlia di Granara

PALERMO. C’è un nome prestigioso, Francesco Bruni, il più famoso della vela palermitana, a cui succedere nell’albo d’oro. Da domani a domenica nelle acque di Mondello un prologo ai campionati italiani di Santa Margherita Ligure nell’edizione del centenario della classe dinghy. Nel golfo 16 timonieri di varie regioni invitati dal Roggero di Lauria che organizza la regata, si confronteranno in sfide con la formula del match race sul diffusissimo dinghy.

In palio il Trofeo Figlia di Granara giunto alla seconda edizione, riservato ad imbarcazioni della storica classe che quest’anno festeggia i 100 anni della sua costituzione. I concorrenti saranno divisi in due gruppi e domani alle 12 prederanno il via i primi scontri diretti. Poi semifinali sabato e le finali domenica. Lo staff arbitrale sarà diretto da Bruno Ampola.

Tra i velisti di club non siciliani in gara Giuseppe La Scala della Canottieri Savoia, Paolo Corbellini di Maccagno sul lago Maggiore, Paolo Ermolli della Lega Navale Varese, Renzo Santini di Bellano sul lago di Como, timonieri tra i migliori della classe e vincitori di prove di campionato e regate nazionali.

La rappresentanza palermitana è guidata dal gruppo del Lauria: da Ubaldo Bruni, campione italiano master e vincitore di regate nazionali, a Maurizio D’Amico, Marco Gambardella, Vincenzo Brizzi, Agostino Cangemi e i giovani Vincenzo Picciurro e Alberto Anzalone che provengono dal laser. Il Circolo della Vela Sicilia si presenta con la sette volte campionessa italiana Paola Randazzo e con il giovane Antonio Saporito. Infine per il Velaclub in gara Alessandro Candela.

“Speriamo di confermare – dice il presidente del Lauria, Andrea Vitale - la vittoria di un nostro atleta. Nel 2011 si impose Francesco Bruni che libero da impegni professionistici, volle dare un tocco di prestigio a questa competizione. La regata è nata da una nostra iniziativa con il favore dell’appassionato dirigente Giuseppe Figlia di Granara che ha voluto dare il suo nome alla manifestazione e che si è impegnato molto per organizzare anche questa edizione”.

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