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Allegri: "Barca stratosferico, bravi lo stesso"

Il tecnico rossonero sintetizza così il ko di Barcellona e l'eliminazione dopo il 2-0 dell'andata e fissa il prossimo obiettivo: "centrare la qualificazione diretta in Champions"

BARCELLONA. "Se stasera avessimo passato il turno avremmo compiuto una grande impresa, peccato non esserci riusciti ma devo dire bravo ai miei ragazzi, mi dispiace per loro. Abbiamo giocato contro la squadra più forte del mondo e pure abbiamo avuto l'occasione per segnare con Niang e chissà...il calcio è questione di centimetri, magari ora stavamo a discutere di un'altra partita". Massimiliano Allegri sintetizza così il ko di Barcellona e 'eliminazione dopo il 2-0 dell'andata e fissa il prossimo obiettivo: centrare la qualificazione diretta in Champions.

Eppure alla vigilia di questo Barca-Milan erano tante le aspettativa da parte rossonera. "La partita di andata non ha cambiato i valori in camo delle due squadre - dice il tecnico rossonero - chi lo pensava è fuori dal mondo. Il Milan stasera ha fatto una partita peggiore rispetto all'andata anche per merito del Barcellona che nella prima mezzora non ci ha consentito praticamente nulla. Eppure abbiamo avuto quella occasione con Niang e pure nel finale...".

"Poteva andare in modo diverso - sottolinea - ma non ci dobbiamo abbattere e quando si cade bisogna rialzarsi. Siamo stati bravi a creare aspettativa intorno a questa sfida ma nel calcio, come nella vita, le batoste aiutano a crescere". Il progetto Milan va avanti: "Quando hai cinque debuttanti, ragazzi di 18 anni contro il Barcellona, ci stanno queste sconfitte. Mi dispiace per tutti. Non ho nulla da rimproverare ai ragazzi. Ora dobbiamo concentraci sul Palermo. Il Barcellona é la squadra più forte del mondi e il Milan una squadra giovane, costruita quest'anno che deve crescere".

E' deluso Massimo Ambrosini, delusissimo. "Non siamo stati all'altezza della situazione - le sue parole -. Abbiamo subito dall'inizio e preso gol subito. Non era questa la partita che avevamo in mente di fare". Per il centrocampista la sconfitta con il Barcellona può essere una lezione per il futuro "anche se l'avremmo evitato volenteri - sottolinea - ora dobbiamo concentrarci sulla qualificazione diretta alla prossima Champions".

Niang non se la prende troppo per il palo colpito. "Ci ho pensato una volta, non credo di starci male, siamo stati sfortunati perché abbiamo subito gol nella ripartenza. Oggi non abbiamo avuto modo di giocare con la palla, avevamo di fronte un grande avversario. Atteggiamento? Sapevamo che il 2-0 era troppo poco per pensare alla qualificazione, la partita è stata durissima. Ora dobbiamo pensare solo a domenica per la sfida contro il Palermo".

"Io sottolinerei più i meriti del Barcellona che non i demeriti del Milan", commenta Jordi Roura in conferenza stampa. "Credo che dare quattro reti al Milan non è normale, è una grandissima squadra, ci ha reso molto difficile la qualificazione, non è stata affatto una partita normale". "Messi? Leo ha ricevuto delle critiche - prosegue il tecnico catalano - come tutta la squadra, però oggi abbiamo dimostrato di essere in forma, soprattutto Messi che ha dimostrato di essere un giocatore speciale. Questa vittoria è tutta per Tito Vilanova, per fortuna sta bene e presto sarà con noi, siamo contenti per essere andati avanti nella competizione, lo aspettiamo a braccia aperte".

Euforico David Villa, secondo il quale "ci ha aiutato molto segnare un gol nei primi minuti. Fin da quando era finita la partita di andata a Milano credevamo nella rimonta, e con il nostro duro lavoro l'abbiamo ottenuta. Siamo molto contenti per la gente - dice ancora Villa - perché nessuno ci ha criticato anche nei giorni meno positivi e tutti hanno sempre mostrato fiducia nei nostri confronti. Quando si vivono serate belle come questa - sottolinea - ci si dimentica di tutte le cose negative, di quello che di brutto è successo".

Visibilmente soddisfatto anche Gerard Piqué: "é una delle migliori partite che mi ricordo che nel Camp Nou - dice -. C'é molta gente che vorrebbe che cominciassimo a perdere, però noi
ci meritiamo il contrario".

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