CALTANISSETTA. Avviata con successo la nuova terapia per combattere la Sclerosi Multipla. Un innovativo farmaco immunosoppressore viene già somministrato, dal reparto di Neurologia diretto dal primario Michele Vecchio, a quattordici pazienti scelti tra i quattrocento in cura all’ospedale Sant’Elia perché rientranti nei parametri stabiliti dai protocolli internazionali. A quanto pare infatti i pazienti stanno reagendo bene al nuovo trattamento, «rivoluzionario» anche perché somministrato per via orale, e dall’inizio della terapia (circa tre mesi) sarebbe diminuito anche il numero di ricadute.
«Il nostro reparto cura i malati di sclerosi multipla – dichiara Michele Vecchio – dal 1996 e recentemente ha ricevuto l’autorizzazione per effettuare le terapie di II livello sui malati che rispondono a specifici requisiti di accreditamento previsti dai protocolli internazionali. In pratica oltre al Tisabri (somministrato con una flebo una volta al mese) è entrato in uso questo farmaco immunosoppressore, molto atteso perché la terapia orale ha un minore impatto a livello psicologico. Come primario del mio reparto cerco di coniugare l’efficacia dei trattamenti con la sicurezza degli stessi. Per la somministrazione del nuovo farmaco abbiamo selezionato quei pazienti che non rispondevano più alla terapia con interferoni. Questa cura, insieme alle altre, garantisce ai pazienti una vita migliore perché allontana il rischio delle ricadute, riducendo dunque la disabilità. A Caltanissetta non si fanno cure ma progetti di vita, all’interno dei quali esiste anche la cura ma diventa parte di un insieme. Per noi è importante la presa in carico globale del paziente, difatti il nostro centro oltre a degli ottimi medici vanta anche uno staff di psicologi e assistenti sociali». Grande attenzione è posta anche all’aggiornamento anche quest’anno infatti lo staff di Michele Vecchio parteciperà al convegno internazionale che si svolgerà a San Diego indetto dall’American Academy of Neurology.
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