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Spese con parsimonia ma con le carte clonate

Cinque casi nell’ultima settimana che vanno ad aggiungersi ai tanti che si sono avuti alla fine del 2012

CALTANISSETTA. Acquisti in mezzo mondo con carte di credito clonate ad ignari correntisti nisseni. E mai spese per importi superiori a cinquecento euro forse per non «allertare» le banche con movimenti anomali. I truffatori si sono fatti ancora più scaltri e affinano le tecniche per operazioni in posti talmente lontani da scoraggiare persino l'avvio di indagini di polizia.

Il nord Italia (Lombardia e Veneto) adesso viene ignorato dai malfattori se non in casi sporadici. Addirittura i correntisti scoprono con enorme sorpresa di avere effettuato acquisti in Canada, in Cile, oltre che in Francia, Germania e ovviamente nell'est europeo (Romania in testa). Cinque casi nell'ultima settimana che vanno ad aggiungersi ai tanti che si sono avuti verso la fine del 2012. Alla Mobile i fascicoli aperti su questi reati cosiddetti informatici si vanno accumulando e provocano l'apertura di indagini certamente non facili. Come e dove le carte di credito vengono clonate resta decisamente un mistero.

Lo stanno scoprendo a proprie spese, e casualmente, i nisseni titolari di carte di credito quando si accorgono che i saldi finali sono decisamente lontani da quelli preventivati. E a quel punto, dall'estratto conto emergono spese per acquisti di piccoli elettrodomestici, capi d'abbigliamento, cellulari ma anche viaggi in treno in aereo. Il campionario delle truffe ormai è vastissimo e lascia esterrefatti i tanti che incappano in truffe del genere. Chi le commette, però, adesso ha modificato il modus operandi. Operazioni per cifre non esorbitanti e comunque non tali da poter destare sospetti nelle banche pronte, come vuole la prassi, ad avvertire i titolari di conti correnti quando i depositi cominciano a subire alleggerimenti repentini. Si viaggia a colpi di cinquecento euro, a volte meno ma alla fine qualcuno - come ha specificato in sede di denuncia - avrebbe, sommando le operazioni, accusato perdite sull'ordine di migliaia di euro per prelievi mai fatti e in posti dove nessuno dei depredati si era mai recato. Il fenomeno non sembra accusare battute d'arresto.

Le truffe, al di là delle carte di credito, viaggiano anche su Internet e su siti dove si vende di tutto, dalle auto (le più costose) in giù con annunci destinati a suscitare interesse in chi chatta. Succede dunque - come è accaduto - che qualche nisseno pur avendo saldato con carte prepagate l'acquisto di oggetti (telefonini di ultima generazione in prevalenza) aspetta ancora l'arrivo della merce. Truffe del genere si stanno consumando sull'asse Sicilia-Campania, regione quest'ultima dove i siti truffaldini abbondano.  

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