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Per il Palermo il primo spareggio

PALERMO. Primo spareggio. Tecnicamente, anzi aritmeticamente, è un assurdo poiché siamo solo alla terza di ritorno ma da oggi ogni partita, ogni punto, può essere quello decisivo. Senza più alibi, perché per almeno sette giornate di fila il Palermo affronterà squadre di pari grado, col vantaggio di incontrarne quattro al Barbera. Un mini-ciclo con ventuno punti in palio che segnerà certamente la classifica finale rosanero. Si comincia a Cagliari, anzi a Quartu (una decina di chilometri dal capoluogo) contro una squadra che i rosanero hanno sempre sofferto e che conosciamo a memoria.
Si comincia contro una delle squadre su cui oggi il Palermo deve fare la corsa e non solo per i problemi tecnici di Lopez e Pulga, che oggi quasi certamente dovranno fare a meno di Cossu e Pinilla. Ma anche perché il club di Cellino sta attraversando una gravissima crisi finanziaria, fortemente indebitata e in ritardo con gli stipendi. Tanto che in questo mercato di riparazione, nonostante la quartultima posizione in classifica, non sta facendo nulla per rafforzarsi. È già tanto che nonostante le allettanti offerte per Astori o Nainggolan abbia deciso di non cedere i suoi migliori giocatori per risanare il bilancio.
Ben altri i segnali da viale del Fante, dove non si nuota nell'oro ma si sta cercando di rimediare agli errori degli ultimi due anni dando fondo ad ogni riserva. L'acquisto di Stefano Sorrentino per quattro milioni di euro ci sembra un segnale chiaro e inequivocabile che il Palermo non è in disarmo, che è una società in salute e che ha preso coscienza dei limiti del proprio organico. Se dieci giocatori arriveranno prima della chiusura del mercato (almeno altri due attaccanti, due centrocampisti e un difensore) e altri dieci ne partiranno vuol dire che nel girone di ritorno la squadra rosa sarà una cosa ben diversa rispetto a quella dell'andata. Sul Giornale di Sicilia in edicola la versione integrale dell'articolo.
 
 

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