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Furti nelle abitazioni: in media due colpi al giorno

Colpi a raffica, tre nella sola giornata di venerdì, nel centro abitato e nelle zone di campagna

CALTANISSETTA. Di fronte al dilagare dei furti in appartamento dalla Squadra Mobile parte l'invito a chi possiede preziosi di lasciarli in posti sicuri, magari i più fantasiosi e reconditi, e non a portata di ladri capaci, oggi, di rovistare fin dentro i frigoriferi. L'appello dopo l'ondata di colpi senza precedenti registrata nel capoluogo dove abitazioni e case rurali sono ormai sistematicamente entrati nel mirino degli ignoti ormai letteralmente scatenati. Anche venerdì si sono registrati furti (due) ma il totale della settimana non ancora definitivo porta a dieci il numero dei colpi, almeno quelli denunciati in polizia. Troppi e comunque tali di farli assurgere a fenomeno e meritare anche un «passaggio» nella relazione del Pg Roberto Scarpinato all'inaugurazione dell'anno giudiziario. Nel Nisseno nell'ultimo anno c'è stato un incremento dei furti pari al 17 per cento; percentuale che aumenta a dismisura nei centri più grossi, il capoluogo e Gela, dove il fenomeno avrebbe subito una impennata del quaranta per cento. Che ci sia correlazione fra l'aumento indiscriminato dei reati contro il patrimonio e il momento di crisi economica attraversato dal paese potrebbe essere una ipotesi da prendere in considerazione, ma la polizia sta battendo altre piste che porterebbero nel catanese. Da quel versante - come si sospetta - arriverebbe la banda di professionisti che sta letteralmente mettendo a ferro e fuoco il territorio nisseno razziando in prevalenza oro e preziosi vero obiettivo dei ladri. Tutta «roba» poi smerciata in zone lontane dal capoluogo nisseno dove i poliziotti stanno scandagliando da tempo il mondo sommerso dei ricettatori. E gli ultimi furti registrati venerdì sarebbero fotocopia dei precedenti, con porte blindate aperte con estrema disinvoltura dagli autori in possesso del famigerato grimaldello speciale (o chiavistello bulgaro) non facile da trovare in commercio e comunque adoperato in tempi passati nei cantieri edili. Uno strumento dai costi non proprio a portata (quasi 500 euro) a portata di tutte le tasche e comunque della manovalanza locale dedita a questo particolare settore delinquenziale. I nisseni hanno preso le contromisure che in molti casi si sono rivelati inefficaci rispetto alle collaudate modalità d'intervento ladresco affidate a mani esperte. Non certo dilettanti. La raffica ha spinto adesso la Mobile - che indaga da tempo sul fenomeno - a mettere ulteriormente in guardia i nisseni sollecitandoli, prima di allontanarsi da casa per periodi più o meno lunghi, ad adottare le necessarie cautele nascondendo i preziosi in punti più sicuri per evitare così sgradite sorprese.

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