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Monti, pronta la lista al Senato: Casini capolista in 5 regioni

Il via libera dopo un vertice di due ore. Per la Camera lavori ancora in corso

ROMA. Un vertice di due ore tra Monti, Fini, Casini e Riccardi che porta anche alla definizione della lista per il Senato. Una lista che compare sul sito in tarda serata e che vede il leader Udc capolista in cinque regioni. Mentre sono ancora al lavoro i partiti di Fini e Casini per mettere a punto le rispettive liste per la Camera, si completa il quadro della Lista Monti con l'elenco dei 'selezionati' per andare a Palazzo Madama. Un solo candidato tra i ministri uscenti, Enzo Moavero, e i fedelissimi dei due leader in pole position nelle varie regioni. Giulia Bongiorno, già candidato governatore nel Lazio, è, sempre nella stessa regione, al secondo posto dopo Casini. Mentre gli altri finiani: Alessandro Ruben (quarto in Puglia), Giuseppe Consolo (quinto in Campania) e Mario Baldassarri (quarto in Sicilia) risultano comunque ben piazzati. Ottimo piazzamento anche per la pattuglia centrista: Roberto Rao (quarto in Lazio), Mauro Libé (secondo in Emilia-Romagna), Antonio De Poli (secondo in Veneto), Michele Trematerra (secondo in Calabria) e Salvatore Ruggeri (secondo in Puglia). E nella Lista del premier uscente trovano posto, tra gli altri, anche tre ex Pd: Pietro Ichino, secondo in Lombardia; Alessandro Maran, capolista in Fvg e Paola Merloni prima nelle Marche. "Questi non sono solo giorni di candidature, ma anche di riflessione sul programma e sul futuro" avverte comunque il ministro Riccardi lasciando il vertice con gli alleati. E anche Casini ci tiene a chiarire: "Le liste sono chiuse. Siamo in campagna elettorale, come sapete" e dunque "abbiamo parlato di politica".
Di politica, di campagna elettorale, di cosa iniziare a dire, ma anche, spiega Riccardi, "la linea" da tenere con Bersani e, soprattutto, "l'impegno futuro" del Prof. Il quale da Orvieto ironizza sui suoi prossimi impegni: "Probabilmente presto mi riaddestrerò a tenere relazioni introduttive". Come a far capire che potrebbe tornare anche ad insegnare. Intanto dall'Udc si 'sfilano' nomi eccellenti, come quelli di Savino Pezzotta, Francesco Bosi, Enzo Carra, Armando Dionisi, Renzo Lusetti e Pierluigi Mantini. Mentre Nicola Rossi fa sapere di non poter accettare la candidatura che gli aveva proposto Montezemolo.     
In Fiuli Venezia Giulia scoppia, intanto, una doppia grana: in casa Fli e in Italia Futura. Il partito di Fini si dimette in massa per l'indicazione in lista alla Camera di Paolo Ciani, coordinatore regionale, indagato per truffa e peculato nella maxi-inchiesta sulla bonifica della laguna di Grado e Marano. Ciani a fine giornata si ritira. In casa di Italia Futura, invece, i dimissionari, dal direttivo regionale, sono sette su nove. E si protesta per un candidato poco gradito: il capolista alla circoscrizione Friuli Senato di Gian Luigi Gigli, membro dell'Esecutivo Scienza e Vita, direttore di Neurologia all' Ospedale di Udine, in prima fila contro la dolce morte di Eluana Englaro ma, soprattutto, fino a pochi giorni fa nell'Udc di Udine. E anche del suo nome sulla lista Monti per Palazzo Madama non c'é traccia.    
Intanto sembra quasi fatta alla Camera per Fli, anche se ancora non c'é nulla di ufficiale: dopo Fini capolista, si sarebbero piazzati Paglia in Veneto, Moroni in Lombardia, Bocchino in Campania e in Calabria, Briguglio in Sicilia orientale, Granata in quella occidentale, e poi la Perina nel Lazio e Toscana, Scanderebech in Piemonte, Raisi in Emilia Romagna e Toto in Abruzzo.

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