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Rifiuti, operatori ecologici in stato di agitazione

Lo sciopero potrebbe scattare senza alcun preavviso

CALTANISSETTA. Calma apparente. Sotto le ceneri della dichiarazione dello stato di agitazione proclamato dai netturbini di Caltambiente si nasconde, quasi immediata, l’azione di sciopero che potrebbe scattare già a partire da subito o entro la fine di questa settimana. Si è concluso, infatti, con la preannunciata proclamazione dello stato d’agitazione dei lavoratori di Caltambiente, l’incontro che si è tenuto, ieri mattina, nella sede dell’Ato Ambiente Cl1, su invito del commissario liquidatore Elisa Ingala. Erano presenti oltre alla Ingala, l’assessore comunale Gaetano Angilella il presidente di Caltambiente Alberto Giardiana e, in rappresentanza dei sindacati, Luisa Lunetta della Cgil funzione pubblica, Giuseppe Scarantino Cgil, Liborio Lombardo Cisl, Mario Lo Cicero Ugl, Rosario Margiotta Uil e Teobaldo Russo, coadiutore del commissario liquidatore. In rappresentanza del Comune, su delega del sindaco Campisi, l’assessore Angilella ha riferito della disponibilità del Comune a reperire quante più possibili risorse da destinare all’Ato. Operazione questa, che sarà possibile dopo che la tesoreria del comune avrà aperto i battenti e il ragioniere generale del Comune avrà quantificato le somme che potranno essere destinate alla società di ambito che serviranno per pagare le mensilità già maturate dei dipendenti di Caltambiente. La somma necessaria, così come è stato spiegato dal presidente Giardina, per saldare la mensilità di novembre e provvedere al pagamento di dicembre, è di ottocento mila euro. Il commissario liquidatore ha ancora una volta ribadito la posizione di grave crisi finanziaria dell’Ato a causa del pignoramento da parte della Catanzaro Costruzioni e del conseguente congelamento delle somme, ma ha anche preannunciato che solo dopo il 26 gennaio, potrà chiedere al Tribunale un procedimento d’urgenza per lo sblocco degli importi in cassa. I sindacati si sono detti insoddisfatti per la mancanza di date certe a distanza di pochi giorni dalla scadenza del canone di dicembre (scade il prossimo quindici gennaio) e in considerazione della grave crisi finanziaria che attraversa la società d’ambito. In questo contesto alcuni sindacati hanno invitato il commissario liquidatore a dimettersi per mettere i sindaci e gli amministratori dei comuni della società di ambito di fronte alle loro responsabilità anche perché tra non molto la gestione dei rifiuti passerà ai comuni.

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