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Il cardinale Re: "Papa Wojtyla sarà presto santo"

Lo ha confermato quello che fu uno dei suoi più stretti collaboratori secondo il quale in virtù dei "diversi miracoli" compiuti dal beato non bisognerà attendere molto: forse già entro quest'anno

CITTA' DEL VATICANO. Giovanni Paolo II sarà santo in tempi molto brevi, forse già entro quest'anno. Lo ha confermato quello che fu uno dei suoi più stretti collaboratori, il cardinale Giovanni Battista Re, che pur senza fornire date certe ha spiegato che in virtù dei "diversi miracoli" compiuti dal beato Wojtyla non bisognerà attendere molto per vederne la definitiva elevazione all'onore degli altari.

"Se non sarà quest'anno, sarà l'anno prossimo. Siccome ha fatto più di un miracolo, ce ne sarà sicuramente uno riconosciuto valido per la sua canonizzazione", ha risposto il cardinale Re a una domanda sulla possibilità che Giovanni Paolo II venga proclamato santo entro il 2013. "Io non ho elementi sufficienti per dire che sarà entro quest'anno, ma so che fino a qualche tempo fa erano esaminati tre o quattro miracoli per vedere quale fosse il più 'solido'", ha detto ancora il porporato durante la presentazione dello spettacolo "Il Papa e il Poeta", recital multimediale sulle poesie di Karol Wojtyla, scritto dal vaticanista di Avvenire Mimmo Muolo, che andrà in scena domani sera all'Auditorium della Conciliazione nell'ambito della rassegna "Fede a teatro".

L'ex prefetto della Congregazione dei Vescovi, e prima ancora sostituto per gli Affari generali presso la Segreteria di Stato, ha ricordato che "l'unica cosa di cui c'é ora bisogno per la canonizzazione di Giovanni Paolo II è il riconoscimento di un miracolo", e ha sottolineato che le sue informazioni su a che punto sia l'esame del miracolo risalgono a qualche mese fa, quando "ce n'erano tre o quattro su cui si stavano raccogliendo gli elementi".
"Nei miracoli la Congregazione per le Cause dei Santi è molto rigida - ha osservato -. Quello scelto deve passare da una Consulta composta da sette medici e questi devono essere d'accordo nel dire che si tratta di un fatto che non si può spiegare dal punto di vista umano e scientifico". Poi esso passa all'esame della Commissione di cardinali e vescovi, che però "giudicano solo se il miracolo è stato ottenuto per l'intercessione" del candidato alla santità.

"Chi decide se è o non è un vero miracolo sono i medici", ha aggiunto. E "se questo avvenisse nei prossimi mesi, subito dopo si può procedere, trovando la data, scegliendo il periodo più adatto". "Se non sarà quest'anno sarà l'anno prossimo - ha ribadito il cardinale -. Siccome di miracoli ne ha fatti più di uno, adesso ne troveranno uno che 'tiene' a questo esame".

Sono state in particolare voci dalla Polonia a suggerire che Giovanni Paolo II potrebbe essere canonizzato nell'ottobre di quest'anno, in una data che coinciderebbe con l'inizio del suo pontificato. Nei giorni scorsi l'arcivescovo di Danzica, monsignor Sawoj Leszek God, ha dichiarato a "Super Express": "Affinché la canonizzazione possa avere sito positivo bisogna scegliere un miracolo. Però su questo punto non c'é problema. E' probabile che se ne sia scelto uno, e che sia stato confermato, fra altri, da medici e teologi. Abbiamo miracoli. Dal punto di vista procedurale non ci sono ostacoli. Perciò tutto dipenderà dalla decisione del Papa, Benedetto XVI".

La stessa notizia era stata data in precedenza dall'agenzia cattolica Kai, che parlava di "informazioni non confermate", ancora a Roma su "guarigioni inesplicabili" attribuite a Giovanni Paolo II dopo la sua beatificazione. Secondo Kai, se la canonizzazione di Giovanni Paolo II "deve aver luogo nell'ottobre del 2013, l'annuncio di Benedetto XVI bisognerà attenderlo in marzo". E sempre secondo Kai, ottobre è "tradizionalmente il mese delle canonizzazioni".

Nella conferenza stampa di ieri, rimarcando che Giovanni Paolo II "é stato grande come uomo, come Papa e come santo" e sottolineando che temi delle sue poesie si ritrovano poi anche nel Pontificato, il cardinale Re ha anche rivelato un episodio fin qui inedito della vita di Wojtyla. "Nella cava di pietra dove aveva trovato lavoro a 18 anni dopo aver dovuto lasciare l'università perché occupata dai tedeschi - ha raccontato - lui lavorava con un operaio che faceva brillare le mine. E fu questo a dirgli un giorno: 'tu sarai un grande prete, canterai anche bene'". "Il Papa ci ha poi confessato - ha aggiunto Re - che prima di allora l'idea di farsi sacerdote non era mai venuta in mente".

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