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Gela, piano commerciale bloccato: «La Regione temporeggia sulla Vas»

Di Stefano: «Il presidente Fava intervenga per svincolare le iniziative imprenditoriali previste dal Puc»

GELA. Entra nel vivo la fase d’analisi del nuovo piano urbano del commercio, destinato a tracciare il prossimo futuro di molti insediamenti economici sul territorio. Già da martedì, inizieranno le audizioni programmate dai componenti della commissione comunale annona. Ma, ancora prima di dare il via alle danze, un primo ostacolo burocratico sembra bussare alla porta. Mancano ancora, infatti, sia la valutazione ambientale strategica che il nulla osta del genio civile. Due documenti essenziali per garantire la completezza della trattazione: resa ancor più delicata dai tanti interessi economici in ballo, a partire dal progetto di maxi centro commerciale presentato dal gruppo che fa capo alla milanese Lombardini22. “Abbiamo deciso – dice Terenziano Di Stefano, presidente della commissione annona – di scrivere direttamente al presidente del consiglio comunale. Questi atti ancora non pervenutici, almeno da quello che ci dicono, sarebbero fermi negli uffici della regione a Palermo. L’interessamento del presidente Fava, perlomeno, potrebbe assicurare una maggiore pressione su chi ha competenze in materia”. Insomma, una burocrazia regionale fin troppo lenta sta creando preoccupazione. “Questa fase – aggiunge ancora Di Stefano – è certamente molto delicata. Insieme ai membri della commissione urbanistica, presieduta da Antonino Biundo, abbiamo stabilito di informare, proprio attraverso la missiva, il presidente Fava”. In gioco, con il nuovo puc, ci sono diverse varianti al piano regolatore generale che consentirebbero di convertire intere aree, attualmente agricole, in spazi da destinare al commercio e a nuove iniziative imprenditoriali. “Bisogna capire – spiega ancora il presidente della commissione annona – che questo nuovo puc è uno strumento fondamentale. Una volta approvato, già di per se stesso, assicurerebbe parecchie varianti al prg. In ogni caso, non agiamo per tutelare interessi particolari. Il centro commerciale previsto lungo la statale 115, in direzione di Manfria, è uno dei tanti progetti racchiusi al suo interno. Ma, attenzione, non è l’unico. Centinaia di attività commerciali, anche di piccole dimensioni, legano il loro futuro all’approvazione di quest’atto”.

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