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La Sicilia una terra di aromi: tutti pazzi per origano e salvia

L’Isola è la seconda regione d’Italia per superficie coltivata, ma la prima per numero di aziende specializzate anche se alcune di piccole dimensioni

RAGUSA. Tisane, sciroppi, liquori e tanti altri prodotti ancora a base di menta, malva, melissa, finocchietto. Sono solo alcuni dei prodotti che si possono ricavare dalle piante aromatiche ed officinali. La voglia di usare sempre di più prodotti di origine naturale per la cura del corpo e il desiderio di dare un tocco di sapore in più ai cibi aggiungendo degli aromi sono tra i fattori principali che stanno determinando un rinnovato interesse verso queste piante.
Un interesse che sta crescendo sempre più soprattutto in Sicilia, seconda regione italiana per superficie coltivata, anche se in testa per numero di aziende, con le sue circa 1500 realtà sparse nelle varie province, seppur di piccole dimensioni. Diverse indagini confermano la tendenziale crescita di questo settore, che rappresenta una vera opportunità per chi decide di intraprendere questa attività alla luce anche del fatto che la produzione nazionale non è sufficiente a coprire il proprio fabbisogno, tanto da dover ricorrere alle importazioni di prodotti la cui qualità è decisamente inferiore. «Il settore delle erbe aromatiche in Sicilia sta vivendo un periodo florido - spiega Enrico Russino, agronomo nonché titolare a Scicli di una delle più importanti aziende siciliane operanti nel settore delle aromatiche -. Molte aziende dell'entroterra siciliano stanno investendo nella coltivazione di origano selvatico per essiccazione e commercializzazione anche negli Stati Uniti. Oltre all'origano, stanno coltivando un po' di rosmarino, salvia e zafferano. Il comparto delle aromatiche suscita interesse anche perché può essere una via d'uscita per chi per anni ha coltivato solo ortaggi in serra o in pieno campo e vuole trovare altri sbocchi di produzione e commercializzazione». Per chi decide di puntare sull'elevata qualità dei prodotti offerti ci sono dunque buone chance di non essere sopraffatti dalla concorrenza dei produttori di altri Paesi. «Il prodotto che viene coltivato in Sicilia ha una marcia in più rispetto alle produzioni dei Paesi dell'Est, grazie al nostro ambiente pedoclimatico. Le escursioni termiche tra il giorno e la notte e i terreni, molto calcarei e ben strutturati, fanno si che la carica di oli essenziali sia maggiore nei nostri essiccati».  

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