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Emergenza idrica, riapre l’impianto dell’Imera

Siciliacque corre ai ripari dopo la chiusura dell'invaso Ancipa per alcune riparazioni

CALTANISSETTA. Fermo da quasi due anni l'impianto sul fiume Imera sarà riattivato a fine mese e prelevare acqua da dirottare al capoluogo e a Gela. Siciliacque corre ai ripari dopo la chiusura dell'Ancipa dove l'Enel sta effettuando lavori di riparazioni e le scorte sono ormai ridotte al lumicino, quasi due milioni di metri cubi quantitativo che verrà utilizzato per dissetare comuni dell'ennese. Il bel tempo che insiste in Sicilia regalando splendide giornate di sole stanno assottigliando le già scarse riserve dei bacini al servizio del Nisseno. In questo momento - stante la chiusura dell'Ancipa - il capoluogo, San Cataldo e tutti i centri del "Vallone" vengono riforniti dal Fanaco grazie al sistema di interconnessione con l'Ancipa con un by-pass che collega i serbatoi San Giuliano e Sant'Elia. Lavoro rivelatosi, in tempi di magra come questi, quanto mai provvidenziale. Da fine mese, però, verrà sfruttato il fiume Imera. Anzi, da qualche mese, Siciliacque per rodare la tenuta dall'impianto dopo il lunghissimo fermo tecnico causato da una frana, Siciliacque ha cominciato a prelevare acqua per poi potabilizzarla e gettarla a scarico. Prove generali insomma per lo sfruttamento del corso d'acqua utilizzabile - ben che vada - fino a primavera; la sua portata, al massimo della piena, è quantificabile in 500 litri secondo giornalieri e parte di questo quantitativo verrà dirottato su Gela dove i problemi idrici non mancano. La diga sull'Ancipa, a lavori ultimati, potrà contenere fino a ventotto milioni di metri cubi. Il bacino, a quanto sembra, verrà sfruttato anche dall'Enel proprietario del'impianto. L'andazzo di questo scorcio autunnale, poco piovoso, non modifica i turni di distribuzione in città sempre fermi due giorni: oggi toccherà alle zone di Balate, sanatorio e alle cosidette fasce esterne ricevere l'acqua. Domani al resto della città.

S.G.

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