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Scuola nissena presta i libri per fare risparmiare gli studenti

È l’iniziativa ideata dall’Istituto Tecnico Industriale «Sebastiano Mottura» di Caltanissetta: si stimano minori spese per 350 euro a famiglia

CALTANISSETTA. Cinquanta euro all’anno per l’acquisto di tutti i libri di testo. È l’iniziativa ideata dall’Istituto Tecnico Industriale «Sebastiano Mottura» di Caltanissetta, diretto dal preside Salvatore Vizzini, che consente alle famiglie di risparmiare fino a 350 euro per ogni anno scolastico. Per i ragazzi un solo dovere: quello di tenere i volumi in buono stato sino alla chiusura delle aule visto che alla fine dell’anno dovranno restituirli alla scuola. Un sistema che per altro ha consentito all’istituto di creare, in soli sei anni una biblioteca contenente circa 15 mila libri

«L’idea è nata sei anni fa – racconta il preside Salvatore Vizzini – e inizialmente ha coinvolto solo le prime classi. Abbiamo comprato tutti i libri di testo senza fare alcuna considerazione riguardante il reddito delle famiglie. Allora ai ragazzi fu chiesto un contributo di 110 euro mentre la scuola ne spese quarantamila. Negli anni sono state coinvolte altre classi e la quota è scesa: prima 90, poi 70 e infine le 50 euro previste attualmente. Ogni anno, prima che cominci l’anno scolastico, contattiamo le famiglie con una lettera in cui gli mettiamo a conoscenza di questo progetto denominato ”Liberi Libri”. Ovviamente i libri vengono consegnati dietro la stipula di un contrattino con il quale i genitori e gli stessi studenti si impegnano a restituire i volumi in ottimo stato. Abbiamo considerato, visto che la nostra scuola è frequentata da circa 800 studenti, che riusciamo a far risparmiare 300 mila euro l’anno alle famiglie nissene che portano i loro ragazzi qui».

Il sistema del comodato d’uso, poi, si è rivelato un ottimo «modello pedagogico» visto che i ragazzi vengono educati al rispetto del libro e a gestire quanto viene dato loro in maniera responsabile. Ma c’è di più. A studenti e docenti del corso H sono stati forniti degli I-Pad. Niente più pesantissimi zaini carichi di libri, in queste aule si studia in modo interattivo, veloce e leggero.

«È stato bello vedere – ha dichiarato Vizzini – i ruoli capovolti con i ragazzi che insegnavano ai professori come utilizzare questo nuovo strumento». Il modello del «Mottura» potrebbe dunque essere esportato ad altri istituti. «La scuola – ha dichiarato Vizzini a tal proposito – andrebbe concepita come servizio pubblico e allora sì che tutti sperimenterebbero iniziative del genere».

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