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Ufficio stampa Regione, Crocetta: "I 21 giornalisti sono già decaduti"

Lo ha detto il governatore conversando con i cronisti nella Biblioteca regionale: "Costano 3,2 milioni di euro all'anno, con questi soldi la Regione può pagare 200 precari"

PALERMO. Per il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, i 21 giornalisti dell'ufficio stampa della Presidenza "sono decaduti dal giorno in cui mi sono insediato". "Se sono ancora al loro posto - ha detto conversando con i cronisti nella Biblioteca regionale - lo sono in modo volontario e li ringrazio, per carità gli verranno retribuite queste giornate".

Il governatore ha spiegato di avere verificato la posizione dei 21 giornalisti, che hanno tutti contratti da caporedattore, dai suoi legali. "Se vorranno fare vertenza, lo facciano pure - ha detto - Non hanno un rapporto a tempo indeterminato perché non hanno fatto un concorso pubblico, il loro rapporto è fiduciario. Presentino i curricula e li verificherò assieme agli altri che riceverò". E ha proseguito: "Costano 3,2 milioni di euro all'anno, con questi soldi la Regione può pagare 200 precari. Nemmeno a Repubblica o alla Rai ci sono 21 capiredattore".

"GIORNALISTA DA 12MILA EURO AL MESE? BASTA". "Da parlamentare europeo sono stato 12 volte nell'ufficio regionale a Bruxelles, e non ho mai visto il giornalista distaccato lì che guadagna 12mila euro netti al mese". Lo ha detto il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta. "E' possibile che guadagni 12mila euro netti al mese? Mi dite se ha mai fatto un comunicato stampa?", ha continuato il neo governatore  rivolgendosi ai cronisti.

"L'Assostampa lo ha difeso, ma non sa nulla dell'attività fatta da questo giornalista, io ho una relazione ben dettagliata - ha concluso -. Non solo, la sede di Catania della Regione viene considerata extraregionale. Ma Catania non è in Sicilia? Basta, so di missioni pagate 100 mila euro".

LA REPLICA DEL COMITATO DI REDAZIONE.
"Abbiamo chiesto, già martedì scorso, un incontro urgente al Presidente Crocetta per presentare la redazione e discutere della riorganizzazione dell'ufficio, in un'ottica di ottimizzazione delle risorse, ma ancora attendiamo che ci convochi". Lo afferma il comitato di redazione dell'ufficio stampa e documentazione della Regione siciliana.

"Rispettiamo l'istituzione Regione e il suo Presidente - aggiunge - ma non possiamo condividere la sua posizione manifestata nuovamente oggi in una conferenza stampa. Riteniamo, infatti, che qualsiasi decisione non possa essere assunta se non attraverso il rispetto delle norme previste dal contratto di lavoro dei giornalisti, a noi applicato, e dallo Statuto dei lavoratori".

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