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Lavoro solidale contro la povertà: forte adesione

L’assessore Firrone: «In questo modo è possibile prevenire assunzioni irregolari o in nero»

CALTANISSETTA. Lunedì scade il termine di presentazione delle domande per accedere all’esperimento del lavoro solidale. Fino alla scorsa settimana oltre quattrocento famiglie avevano chiesto di aderire all’iniziativa del comune. Lavoro solidale che tradotto in altro linguaggio significa prestazioni in cambio di contributi in favore dei bisognosi iscritti negli elenchi del comune che percepiscono saltuariamente dei sussidi.

Un certo numero di persone, oggi in città si trova in condizione di emarginazione, di inferiorità rispetto alla comunità, esclusi da una vita dignitosa e privi di mezzi di sussistenza necessari alla propria sicurezza materiali. L’assessore alla Solidarietà Sociale e l’amministrazione, pur nella consapevolezza di non poter risolvere radicalmente il problema, hanno deliberato il nuovo strumento per venire incontro alle esigenze dei cittadini bisognosi.

Da quì quindi la proposta dell’assessore alla Solidarietà Sociale recepita ed approvata dalla giunta, di venire incontro alle richieste delle famiglie indigenti, pur in un quadro generale di diminuzione delle risorse economiche disponibili, realizzando come detto, a livello sperimentale, per un periodo di sei mesi il progetto «Lavoro Solidale», che prevede l’erogazione di un sussidio economico dietro svolgimento di una prestazione lavorativa, con le tutele minime previdenziali in favore di cittadini residenti nell’ambito comunale che si trovano in precarie condizioni economiche.

La realizzazione del progetto, secondo l’assessore Firrone potrà costituire una valida occasione per verificare la valenza di nuove forme di intervento nei confronti delle situazioni di disagio esistenti configurandosi quale atto per l’aggiornamento anche del regolamento comunale in materia di sussidi. «Per prestazioni di lavoro occasionale accessorio - dice Firrone - si devono intendere attività lavorative di natura meramente occasionale e accessoria non riconducibili a tipologie contrattuali tipiche di lavoro subordinato e di lavoro autonomo, ma semplici prestazioni di lavoro definite con la sola finalità di assicurare le tutele minime previdenziali e assicurative in funzione di contrasto a forme di lavoro nero e irregolare».

Il compenso per le prestazioni di lavoro occasionale deriva comunque da un accordo tra le parti e pertanto il comune ed il lavoratore adotteranno un criterio di corrispondenza tra prestazione e retribuzione, attraverso i buoni, di tipo orario, giornaliero o forfait comunque in linea di massima in tre ore di lavoro.  

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