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Movimento 5 stelle, Favia: non c'è democrazia

Scontro su web dopo le parole del consigliere regionale. Il diretto interessato, Casaleggio, smentisce, mentre Beppe Grillo tace

ROMA. Il Movimento Cinque Stelle conosce la sua prima crisi, sia mediatica che interna. Il tutto per le rivelazioni, carpite in un fuori onda, dalla trasmissione "Piazza Pulita", del consigliere regionale Giovanni Favia sull'assenza di democrazia interna nel Movimento.
Un VIDEO che ha spaccato sui social media i grillini, e che ha fatto comparire la parola "congresso", finora mai pronunciata dentro M5S. "Casaleggio prende per il culo tutti - ha detto Favia nel fuori onda - perché da noi la democrazia non esiste. Grillo non sarebbe mai stato in grado di pianificare una cosa del genere. I politici, Bersani, non hanno capito che dietro c'é una mente freddissima, molto acculturata e molto intelligente".
Dunque Casaleggio, titolare di una azienda di marketing, è il "padre-padrone" che "controlla dall'alto tutto". In più, ha confidato Favia , "tra gli eletti ci sono degli infiltrati di Casaleggio, quindi dobbiamo stare attenti quando parliamo" perché è "spietato, vendicativo".
La reazione sul Web è partita già giovedì sera mentre era ancora in corso la trasmissione di Formigli, con Tweet pro e contro M5S e Favia. Schieramenti che nel giorno successivo si sono riproposti su Facebook e su molti blog. Tanto che Favia sulla propria pagina di FB ha tentato di mettere una pezza. Il video risale a maggio, scrive, quando nel Movimento "c'erano dei problemi", che però proprio nella serata di giovedì, prima della trasmissione erano stati chiariti con Casaleggio.
Il che però confermerebbe che è questi il "deus ex machina" del Movimento. Il candidato M5S in Sicilia, Giancarlo Cancellieri, smentisce la tesi di Favia. Questi invita allora i grillini emiliani che lo hanno eletto a decidere se si deve dimettere o no. Ma le dimissioni confermerebbero l'assenza di democrazia interna. Sul blog di Grillo sembra di essere su Marte e non c'é traccia del conflitto che sul web spacca i grillini e che fa ironizzare i blogger indipendenti ("domani Favia lo trovano incaprettato" scrive Figuredisfondo, e Ciccio Ratti rincara la dose: "pronto? la vedova Favia?").
Poi compare un piccolo riquadro con una dichiarazione anodina di Casaleggio: "'Ne' io, né Beppe Grillo abbiamo mai definito le liste per le elezioni comunali e regionali. Né io, né Beppe Grillo, abbiamo mai scritto un programma comunale o regionale. Né io, né Beppe Grillo abbiamo mai dato indicazioni per le votazioni consiliari, né infiltrato persone nel Movimento Cinque Stelle".
Parole che non rassicurano il popolo della rete di fede grillina e che in più ribadiscono il primato di Casaleggio sul comico genovese, con "io" anteposto ogni volta al nome di Grillo. In serata il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, smussa i toni, e invita al "dialogo": "se ci sono problemi, è giusto discuterne". Pizzarotti definisce poi "utile" un Congresso del Movimento. Ipotesi invocata da molti grillini e che farebbe assomigliare M5s a un partito, mentre finora aveva vissuto nell'illusione della Rete. Il mondo politico tradizionale infierisce sul M5S. Pierluigi Bersani dice si essersi "reso perfettamente conto" della situazione, diversamente da quello che pensa Favia. Altri esponenti Pd rincarano la dose e Davide Zoggia chiede a Grillo e Csaleggio trasparenza sui finanziamenti. Anna Maria Bernini, portavoce vicario del Pdl, parla di "casta a 5 Stelle" e chiede anch'essa "trasparenza", mentre Roberto Formigoni invita i grillini a "meditare". Ma c'é anche chi come il Pd Andrea Sarubbi che invita il suo partito a non illudersi di "cavarsela aspettando il cadavere di Grillo sulla riva del fiume", perché M5S riempie un vuoto politico, a cui si può rispondere solo con "il rinnovamento". Ma sulla Rete c'é anche chi difende Casaleggio: "é un grandissimo organizzatore, roba che gli altri se lo sognano", dice il giornalista Gianluigi Paragone. Concorda Giuseppe Cruciani: "Se M5S vince è grazie alla dittatura Grillo e Casaleggio. Il resto non esiste".

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