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Consulenze esterne alla Regione: c'è l'inchiesta della Corte dei conti

I magistrati hanno aperto un fascicolo sulla pioggia di incarichi del governo Lombardo per capire se erano davvero tutti necessari. Tra le figure messe sotto contratto ci sono anche un trombettista e un suonatore di piano bar

PALERMO. La pioggia di consulenti esterni messi sotto contratto dalla Regione finisce nelle carte dei magistrati della Corte dei conti. La Procura generale della Corte dei conti, infatti, ha aperto un fascicolo per capire se tutte queste consulenze hanno davvero corrisposto a un reale bisogno, o se alcune hanno solamente rappresentato uno spreco di denaro pubblico dei contribuenti.
Domani servizi, approfondimenti e un commento di Nino Sunseri nelle pagine del Giornale di Sicilia in edicola.
L’inchiesta riguarda gli anni del governo di Raffaele Lombardo: dal 2008 in poi. A incuriosire i magistrati sono stati gli incarichi affidati a gente non proprio al di sopra di ogni sospetto. Se alcune consulenze venivano affidate a figure di indiscussa professionalità, altre venivano affidate, invece, ad altri soggetti come il suonatore di piano bar, o il trombettista.
I magistrati della Corte dei conti hanno chiesto a tutti i dipartimenti regionali le documentazioni che riguardano le consulenze esterne, che solo nel 2011 sono state 110, per un costo di un milione e 200 mila euro. 

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