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I segreti per accendere un barbecue in fretta: occhio agli strumenti

PALERMO. Il barbecue a carbone tradizionale è composto da un fondo chiamato braciere in cui viene posizionato il carbone e una griglia sovrastante utilizzata per cuocere. Sembra facile, ma per i neofiti accenderlo è il primo problema. La carbonella deve essere distribuita in uno strato all’interno del barbecue e poi accesa. Una pratica diffusa è l'utilizzo dei cubi di paraffina conosciuti con il nome comune di "Diavolina" ma sempre piu spesso si utilizzano accenditori liquidi derivati dal petrolio. Tra i maggiori esperti in questa pratica c’è Michele Cordaro, l'uomo-barbecue per gli amici, che arrostisce alla griglia carne e pesce da 25 anni nel suo spazio del quartiere Borgo Vecchio a Palermo. "Il vero problema è accendere il fuoco velocemente e far bruciare una quantità adeguata a fornire il giusto calore". È importante anche il dosaggio, l'uso della legna da ardere e altri piccoli accorgimenti. Una regola fondamentale, per esempio, è quella di lasciare una parte del braciere libero da carboni ardenti. ”È meglio utilizzare il carbone naturale - aggiunge -, quello che vendono in tutti i supermercati in grandi sacchi e bisogna accenderlo con un cesto accenditore, in alluminio, più alto del barbeque, che serve a non far entrare il vento e a mantenere il calore”. E ancora: "Posizionate la griglia e aspettate la formazione della cenere bianca. In questo lasso di tempo si scalderà a dovere". Au.P.

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