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Mina e Nadine contro Caronte

Certo è ca per ora l’università di Berlino n’avi chiffari. Come vi dissi una volta è in questa università cha si vattiano le botte di malotempo e pure gli anticicloni. Non solo: si possono pure comprare questi nomi così se, un per esempio, aviti a uno che vi cadde del cuore e vi scoppò dove pensate voi, nisciti una picca di leuri e vattiate la pettubbazione in arrivo col nome del vostro, diciamo così, amico.

Insomma per pronto accomodo  nel Nord Italia ci sono «Mina» e «Nadine» che vengono direttamente dagli ‘ngrisi e dallo Tlantico e portano aria bella fresca in tutta la pianura padana, nel Nord Ovest e nel Nord Est. Ma tutto questo si ferma all’altezza di Bologna e non scende.

Insomma Nadine e Mina, purtroppamente non riescono a mannari a casa a quel cornuto di Caronte che continua a ciusciare fuoco su mezzo Paese ma soprattutto nella zona Est dall’Adriatico allo Ionio. Di cui cavuru, cavuru, cavuru.

Certo le due pettubbazioni qualche piccolo effetto lo avranno perché spingono a Caronte un poco verso Est e ce lo consegnano in tutta la zona dei Barcani e arricriano serbi, bosniaci, montenegrini e albanesi.

Qui a Palermo oggi ci dovrebbe essere poco poco di freschicello in più. Nel senso che non dovremmo superare i 32 gradi nemmeno alle due di doppopranzo. E anche domani dovrebbe essere così, anzi meglio perché i venti vengono da Nord. In compenso, si fa per dire, c’è un poco di umito che, al solito, ci scassa i cabbasisi.

E ora le cattive notizie: purtroppamente l’anti ciclone africano non ha nessuna intenzione di abbandonarci definitivo. Così già ora si parla di un uichend che ci vedrà attipo stigghiole sopra la graticola. Tante belle cose. Incastagnate.

 

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