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Siciliana uccisa a Desio: tre fermi nella notte

Il delitto di Franca Loiacono nel Milanese. Svolta nelle indagini dei carabinieri. La pista: forse una rapina finita male

MILANO. La scorsa notte i carabinieri del Gruppo di Monza e della Compagnia di Desio hanno eseguito un provvedimento di fermo nei confronti di tre persone ritenute coinvolte nell'omicidio di Franca Loiacono, la donna uccisa nel suo box a Desio (Monza e Brianza). Lo ha reso noto il Gruppo di Monza.
Sono tre italiani senza legami con la criminalità organizzata di stampo mafioso i presunti responsabili dell'omicidio. Il particolare emerge dalle indagini sull'omicidio, che hanno avuto una svolta nella notte dopo le indagini dei carabinieri. L'omicidio, che aveva fatto temere una esecuzione mafiosa, sarebbe da ricondurre invece alla criminalità comune.
I tre uomini fermati dai carabinieri, su provvedimento emesso dal sostituto procuratore di Monza Manuele Massenz, cercavano probabilmente di rapinare la donna, pensando che avesse con sé ingenti valori. Ma evidentemente il colpo non escludeva l'eliminazione della vittima, visto il comportamento omicida tenuto dagli aggressori nella dinamica ricostruita dagli investigatori dell'Arma.   
Uno dei tre assassini, in particolare, è originario di Canicattì e frequenta stabilmente Ravanusa (Agrigento), città di origine del consuocero della vittima, Paolo Vivacqua, che manteneva con la città un legame diretto nonostante la fortuna che aveva fatto in Brianza nel settore dello smaltimento di rifiuti speciali, prima di essere ucciso, in un'esecuzione, lo scorso 14 novembre. Probabilmente, quindi, è stato il rapinatore di Ravanusa ad avere una soffiata sulla possibile presenza di soldi al seguito della donna, somma di cui, però, al momento, i carabinieri non hanno trovato traccia.

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