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Operaio Gesip sulla barca di Cammarata: "Era anomalo"

Fabrizio Ferrauto, direttore del personale della società comunale: "Alioto creava un problema difficilmente gestibile. Fu assunto - ha detto il dirigente - come autista, ma la sua era in realtà una figura professionale inesistente, poi passò allo Spo, società che gestiva i Pip, dal 2004 al febbraio 2009. Poi venne trasferito a Casa natura su sua formale richiesta"

PALERMO. «Alioto era certamente un dipendente anomalo e creava un problema difficilmente gestibile». Così Fabrizio Ferrauto, direttore del personale della società comunale Gesip, ha descritto la figura professionale di Franco Alioto, dipendente dell'azienda poi applicato a Casa natura, una società di servizi municipale che si occupa del verde pubblico a Palermo, accusato di fare da skipper sulla barca dell'ex sindaco di Palermo, Diego Cammarata, durante l'orario di lavoro. Alioto è imputato di truffa e abuso d'ufficio insieme all'ex primo cittadino, che sarebbe stato consapevole dell'irregolarità commessa dall'operaio.  Era un dipendente «anomalo», dunque, Franco Alioto, assunto dalla società di servizi per chiamata diretta e distaccato a Casa natura senza l'onere di passare il badge per le presenze. A raccontarlo è Ferrauto, teste dell'accusa sostenuta in aula dal pm Laura Vaccaro. «Fu assunto - ha detto il dirigente -  come autista, ma la sua era in realtà una figura professionale inesistente, poi passò allo Spo, società che gestiva i Pip, dal 2004 al febbraio 2009. Poi venne trasferito a Casa natura su sua formale richiesta».


«Mi dissero - ha raccontato - che faceva lo skipper sulla barca del sindaco ma non avevo prove che la sua attività si sovrapponesse a quella che doveva svolgere per Casa Natura perchè nelle carte risultava presente al lavoro». Al dirigente insomma, arrivavano voci sul doppio lavoro dell'imputato perchè i colleghi non gradivano il trattamento di favore di cui godeva. Più volte, poi, il sindaco avrebbe detto a Ferrauto: «Ti raccomando Franco», un'espressione che secondo l'accusa conferma il particolare rapporto esistente tra Cammarata e lo skipper, ma che la difesa legge invece come una esortazione a stare attenti al comportamento di Alioto. La difesa del sindaco ha prodotto una serie di documenti dai quali risulta che il dipendente dal 16 al 20 luglio del 2007, quando si trovava in barca con Cammarata, era in ferie. Ma per l'accusa la prova non
intacca l'impianto della Procura visto che il periodo indicato dai legali non è tra quelli «contestati» dal pm. Il processo è stato rinviato al 14 maggio.

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