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Crisi, Li Vorsi sarà messo in liquidazione

Per i dipendenti, 213 in tutto, si parla di cassa integrazione in deroga a rotazione fino al 31 dicembre 2012. Il 12 aprile è prevista la chiusura del negozio di Alcamo. Stop alle forniture. La doccia fredda è arrivata al termine della riunione di ieri tra i sindacati e l'azienda

PALERMO. Entro l'anno la società Elettromarket Li Vorsi verrà messa in liquidazione: «decisione irreversibile». Per i dipendenti, 213 in tutto, si parla di cassa integrazione in deroga a rotazione fino al 31 dicembre 2012. Il 12 aprile è prevista la chiusura del negozio di Alcamo. Stop alle forniture. La doccia fredda è arrivata al termine della riunione di ieri tra i sindacati e l'azienda. Così come era stato anticipato dal Giornale di Sicilia, l'azienda ha evidenziato una perdita di fatturato di circa quattro milioni di euro. Il 16 aprile è previsto un altro incontro per programmare la graduale cessazione delle attività e concordare soluzioni per il mantenimento dei livelli occupazionali.


Gli imprenditori comunque non escludono un recupero in zona Cesarini o l'interesse di investitori disposti a comprare. «La Cig è servita a scongiurare il rischio della mobilità - spiega Mimma Calabrò, segretario della Fisascat -, ma la situazione resta grave». In città sono tre i negozi del Gruppo: viale Regione Siciliana (Max Living), via La Farina e corso Alberto Amedeo. Il negozio di via Messina Marine, già chiuso, è stato affittato al gruppo Abbate con il marchio Conad. «È una brutta pagina per la città - spiega Giovanni Amato della Filcams -. Speriamo che qualche investitore si faccia avanti e rilevi gli immobili ricollocando il personale». «Ciò che ci fa sperare - dice Marianna Flauto, segretario della Uiltucs - è la volontà dell'azienda di salvare il salvabile. Chiederemo di prorogare Cig, sperando che il Comune ripristini la viabilità in via Perpignano».

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