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Sbagli arbitrali e mal di trasferta: sconfitta per 4 a 1

Sconfitta per la squadra di Mutti in una partita condizionata fortemente dall'espulsione dubbia di Balzaretti al primo minuto di gioco. Budan porta in vantaggio i rosanero, poi è un monologo bianconero.

SIENA. Nessun vuole togliere i meriti al Siena, squadra che gioca bene e che regala sempre un gran bel calcio, ma la vittoria per 4 a 1 sul Palermo è innegabile sia stata condizionata dal fatto di essere costretto a giocare in dieci uomini dal secondo minuto del primo tempo, a causa dell'espulsione di Balzaretti, per fallo da ultimo uomo, su Destro. Una decisione su cui ci sarebbe davvero molto, molto da discutere, sia sul fallo stesso sia sulla "chiara occasione da gol", con 3-4 giocatori rosanero a mezzo metro dal giovane attaccante senese. Detto questo, al Palermo rimane il coraggio ma nemmeno un punto. Peccato.


Mutti schiera il consueto 4-3-2-1, con Bertolo al posto dell'influenzato Migliaccio. Il collaudato
modulo, però, è stato ben presto cambiato, dopo il cartellino rosso a Balzaretti, in un 3-4-2, con una innovativa linea mediana, con Aguirregaray (in campo per Ilicic al 9') a destra e con lo
stesso Bertolo a sinistra. Nell'inedita difesa a 3, inoltre, Mutti ha dovuto inserire Munoz al fianco di Pisano e Mantovani, a causa dell'infortunio (problema muscolare alla coscia destra) che ha bloccato Silvestre all'11'.


Prima però è arrivato il vantaggio degli ospiti, grazie al «rinato» Budan, con un bel colpo di testa, su angolo battuto da Miccoli. Nove minuti dopo la decisione di Gava più contestata e
discutibile: Brienza cade in area di rigore, ma Aguirregaray sembra non toccare l'ex di turno. L'arbitro decreta il rigore e Terzi realizza. Al 34' il sorpasso dei padroni di casa: Destro
scappa a Munoz e serve un pallone d'oro a Bogdani, che insacca di piatto destro da pochi passi. Allo scadere, poi, i siciliani sfiorano il pareggio, grazie ad uno scellerato rinvio di Rossettini, che sfiora l'autogol. Lo stesso difensore centrale del Siena, ad inizio ripresa, stoppa
le speranze del Palermo, anch'egli con un piattone di destro da pochi passi, sfruttando al meglio una velenosa punizione di Brienza. Proprio l'ex di turno, protagonista dell'ultima promozione dei rosanero dalla serie B, chiude il match con calcio da fermo dal limite che inganna Viviano e, soprattutto, la mal posizionata barriera degli ospiti.

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