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Tevez: affare Milan fallito? Il City chiedeva troppo

L'attaccante argentino deluso dallo stop alla trattativa. "Ma ora pronto a tornare a Manchester"

BUENOS AIRES. "Il Milan mi ha cercato tanto, ma il trasferimento è saltato perché il Manchester City non voleva perderci dei soldi". Intervistato in Argentina dall'emittente Fox Sport, Carlitos Tevez ha spiegato i motivi del mancato trasferimento al Milan nella 'finestra' invernale di calciomercato. "Ora voglio tornare a Manchester e vincere per i tifosi del City anche se, sinceramente, non voglio più bene a loro - prosegue -. Non mi sono piaciuti i fischi subito dopo l'episodio capitato in Champions contro il Bayern Monaco".
Sulle parole di Roberto Mancini che ha 'aperto' ad un ritorno dell'attaccante argentino, Tevez ha sottolineato che "Mancini si contraddice, e bisognerà vedere se mi terrà realmente in considerazione o se ha pronunciato quelle parole solo per la stampa". "Comunque - ha concluso Tevez - spero di poter aiutare il City a vincere la Premier".
"Davvero non capisco perché poi i tifosi abbiano bruciato la mia maglia - ha detto ancora Tevez a Fox Sports parlando del suo rapporto con i supporter del City -. So che sarà dura ma è una bella sfida per me". Quando all'episodio accaduto durante il match di Monaco di Baviera, l'argentino ha spiegato che "mi ero scaldato per tutto il primo tempo, poi nel secondo ero pronto ad entrare ma Mancini decise di inserire De Jong e non me al posto di Dzeko. Fu una scelta difensivista che proprio non capii". "Mi rimisi a sedere accanto a Zabaleta - ha aggiunto -, ma Mancini era nervoso dopo una discussione avuta con Dzeko. Il tecnico si girò verso di me e cominciò a chiedermi di riscaldarmi di nuovo. A quel punto mi rifiutai e lui mi insultò. Non ne capii il motivo e rimasi rilassato e sereno. Il club mi diede ragione anche se poi difese l'allenatore".
 

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