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Vittoria contro l'Atalanta: 2 a 1

I rosanero non si fanno distrarre dalle "sirene arabe" e battono i bergamaschi grazie al duo delle meraviglia Miccoli - Budan. Terza vittoria consecutiva al Renzo Barbera

PALERMO. Dieci. Come il numero della maglia di Fabrizio Miccoli, il grande trascinatore del Palermo delle ultime uscite. E come i punti conquistati nelle ultime quattro partite dai rosanero. Un buon bottino frutto di tre vittorie consecutive in casa e del prestigioso pareggio di San Siro contro l’Inter nella più bella prestazione dell’anno fuori casa. Dopo le sconfitte con Cesena e Napoli, il Barbera torna a essere un fortino. Anche oggi il Palermo ha confermato il suo buon momento con il successo sull’Atalanta per 2-1. L’unica pecca di oggi è stata quella di non chiudere subito la partita. Tra la seconda parte del primo tempo e l’inizio del secondo tempo, infatti, gli uomini di Mutti potevano accumulare un vantaggio superiore ai tre gol. E, invece, il risultato è stato in bilico fino alla fine e anche con qualche paura. E questo perché negli ultimi minuti si sono fatte sentire le scorie delle fatiche sotto la neve di Milano di mercoledì sera. Tutto ciò al cospetto di un’Atalanta arrivata al Barbera fresca e riposata per il rinvio della partita di mercoledì contro il Genoa. E quindi grazie a Miccoli, premiato dal presidente prima della partita con una targa che lo celebra come bomber più prolifico della storia del Palermo, che al 28’ rompe gli equilibri, portando in vantaggio i suoi e soprattutto facendo espellere Consigli. A posteriori la superiorità numerica è stata fondamentale per portare a casa i tre punti.



Noia per 27 minuti. È il solito genio del capitano a rompere gli equilibri. In tutti i sensi. Carmona perde palla a centrocampo, offrendo il pallone involontariamente a Budan. La punta rosanero ricambia i favori a Miccoli, dopo i tanti assist del numero 10, e lo lancia da solo davanti a Consigli. L’estremo difensore dell’Atalanta stende il fantasista rosanero. Rigore fischiato dall’arbitro Brighi ed espulsione per il portiere nerazzurro. Miccoli non sbaglia e batte il secondo portiere atalantino Frezzolini subentrato a Tiribocchi. Palermo in vantaggio al 29’ e in superiorità numerica. E il capitano, pochi minuti più tardi al 35’, per poco non fa cadere lo stadio con una girata spalle alla porta, ma la mano aperta di Frezzolini dice no. Ormai è un duello tra il Romario del Salento e Frezzolini, che nega il secondo gol anche al 41’ su una punizione a girare di Miccoli. Il Palermo è ormai padrone del campo. Nel calcio d’angolo successivo è il guardalinee a negare la gioia del gol a Silvestre. La segnalazione dell’assistente di Brighi, però, è errata.


Finisce il primo tempo e l’1-0 agli uomini di Mutti sta stretto. Ma i rosa non ci mettono molto nella ripresa a raddoppiare. Frezzolini respinge due volte i colpi di testa di Miccoli e Budan, ma deve alzare bandiera bianca sul tap-in di del numero 19 rosanero al 50’. Per il croato è il quarto gol nelle ultime tre partite casalinghe. I rosa sono tambureggianti e su un batti e ribatti in area bergamasca è Silvestre a colpire il palo di testa al 54’. L’Atalanta sembra entrata in un incubo, ma al 55’ ha forza di rialzare la testa con una bella giocata di Gabbiadini, cercato dai rosa nell’ultimo mercato estivo, che beffa Silvestre e mette nel cuore dell’area dove Maxi Moralez deve solo spingere in rete. Il Palermo risponde col solito Miccoli che illumina per l’accorrente Bertolo.


L’argentino colpisce bene di sinistro, ma centra il secondo legno della gara per i rosanero. Il gol del folletto bergamasco, però, rimette benzina sulla gambe degli ospiti, che in dieci contro undici provano comunque a mettere in apprensione i rosa. L’adrenalina, invece, fa un brutto scherzo all’ex tecnico rosanero Colantuono che viene espulso per proteste. Il primo cambio di Mutti, invece, arriva al 67’ quando esce dal campo Zahavi per Ilicic. Quattro minuti più tardi arriva anche il momento di Acquah che subentra a Bertolo. Al 76’, invece, arriva il truno di Vazquez che prende il posto di Budan. Il trequartista argentino va a fare coppia con Ilicic, lasciando Miccoli come unica punta. Il Palermo non corre eccessivi pericoli, ma chiude il match a rinculare indietro con l’Atalanta in forcing. Ilicic avrebbe anche l’occasione d’oro per chiudere definitivamente la gara. Ma solo davanti a Frezzolini si fa ipnotizzare. Un paio di spioventi davanti alla porta difesa da Viviano fanno spaventare i rosa. Ma non succede più nulla. I rosa battono l’Atalanta e superano la soglia dei trenta punti, raggiungendo il Napoli al settimo posto con 31 punti.

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