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Petrolchimico di Gela, una road map per salvare i lavoratori dell'indotto

GELA. La prefettura di Caltanissetta, insieme con il sindaco di Gela, l'amministrazione provinciale, i sindacati confederali, la direzione della Raffineria di Gela spa e la lega della cooperative hanno tracciato una "road map" per raggiungere un'intesa risolutiva del problema occupazionale nell'indotto del petrolchimico dell'Eni. Sul tavolo del confronto c'erano le numerose vertenze riguardanti gli esuberi emersi a macchia di leopardo, per i cambi di gestione, nel frastagliato mondo delle ditte appaltatrici. E' stato concordato un percorso programmatico-organizzativo caratterizzato da due incontri: il primo, il 19 dicembre, presso l'ufficio provinciale del lavoro "allo scopo di esaminare la situazione delle imprese Lavema e Rendellin, alla presenza dei Segretari Confederali", si legge in un una nota diffusa in serata dal Comune di Gela. Il secondo è stato fissato per il 21 dicembre presso la Prefettura. Si tratta di un "tavolo negoziale istituzionale - prosegue il comunicato - per giungere alla stesura di un protocollo di intesa che riguardi il territorio gelese in generale e la riorganizzazione, in particolare, dell'indotto della Raffineria di Gela". Le parti, congiuntamente, hanno chiesto inoltre al prefetto di aprire un'altra unità di crisi per l'esame della situazione delle imprese non cooperative che non sono rappresentate nel negoziato della "road map".

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