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Lettera a Babbo Natale per migliorare l'Italia

Caro Babbo Natale, so bene che in questo periodo sei sommerso da una valanga di letterine scritte da teneri e innocenti bimbi e quindi questa mia può sembrarti fuori luogo. Sono vicino ai 70 e, pur non essendo tenero ed innocente, per la prima volta nella mia vita prendo “carta e penna” per sottoporti l’elenco dei miei desideri natalizi.
 • Vorrei che facessi dono di “umiltà, senso della morale e della giustizia” ai nostri uomini politici (ma forse ti è più congeniale il termine di “politicanti”). Questo dono sarebbe gradito anche alla Chiesa che ripetutamente si è espressa in questa direzione come dal monito del Papa: "Indeboliti principi etici e atteggiamenti morali". "La società e le istituzioni pubbliche ritrovino la loro 'anima', le loro radici spirituali e morali, per dare nuova consistenza ai valori etici e giuridici di riferimento e quindi all'azione pratica”. "La Chiesa - ha esortato il segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone - spinge e invita tutti, soprattutto coloro che hanno una responsabilità pubblica in qualunque settore amministrativo, politico e giudiziario, ad avere e ad assumere l'impegno di una più robusta moralità, di un senso di giustizia e di legalità". (21 gennaio 2011).
Ma dubito che i politicanti di cui sopra siano sensibili a questi doni intangibili. Legati come sono alla consistenza dei beni materiali, ti chiedo di fare per essi un’eccezione assegnando loro un secondo dono ben più tangibile: la fine di tutti i privilegi e relativi costi della “casta politica” educandoli così ad un’esistenza terrena più vicina a quella del popolo che dovrebbero rappresentare. Questo secondo dono sarebbe ben gradito al 90% del popolo Italiano, come recenti sondaggi ben dimostrano.
 • Lo stesso dono di umiltà, senso della morale e della giustizia lo puoi, anzi lo devi estendere a tutti gli evasori fiscali, corrotti e corruttori, faccendieri e parassiti di ogni specie che sembra non siano stati sensibilizzati dagli spot televisivi studiati per andare dritto al loro cuore: «Se tutti pagano le tasse, le tasse ripagano tutti» oppure:  «Stop a chi vive a spese d'altri» ed ancora: «Chi evade le tasse è un parassita sociale». Faresti cosa gradita a questa categoria che potrebbe sentirsi emarginata nel non riceverlo pensando: “Forse siamo meno meritevoli dei politicanti”? Anche per loro un secondo dono più materiale: “Manette” per i reati che provocano un danno materiale superiore ai cinquantamila euro. Entrambi i doni sarebbero graditi ad almeno il 60-70% del popolo italiano.
• Un dono speciale, di equità sociale, per i ricchissimi possessori di grandissimi patrimoni sia immobiliari che finanziari, consistente in una “una tantum” significativa ma non tale da mettere minimamente in difficoltà il possessore (un 10% potrebbe essere sufficiente). A questa categoria appartiene anche la Chiesa anche se mostra segni di ravvedimento: “La Chiesa italiana dia il buon esempio e rinunci alle esenzioni fiscali di cui gode da anni, che le consente di risparmiare alcuni miliardi di euro anche sulle attività commerciali e turistiche cattoliche”. (cardinale Bagnasco, 19 agosto 2011). In considerazione di tali lodevoli parole per le proprietà immobiliari della Chiesa potresti fare uno sconto del 50% sull’ICI delle sue proprietà immobiliari. Questo dono, pur se scontato del 50%, sarebbe gradito non solo ad una moltitudine di italiani (difficilmente quantificabile visto che il terrore della punizione divina è sempre latente), ma sarebbe gradito alla stessa Chiesa che si accattiverebbe un numero incredibile di simpatie e, forse, accrescerebbe la numerosità delle sue fedeli pecorelle.
 
La serie di richieste potrebbe ancora continuare, ma non voglio costringere le tue renne a trasportare un carico troppo pesante. Vuol dire che malandrini, malavitosi vari, mafiosi tradizionali o innovativi (sia al sud che al nord), leghisti (solo quelli rozzi però), dovranno attendere ancora un anno. Babbo Natale ti ringrazio e ti auguro una lunga e felice vita
Salvo Lamartina

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