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Termini, presidio notturno degli operai

Alcuni lavoratori hanno bloccato i cancelli per impedire l'uscita delle auto già assemblate. “Andremo avanti fino a mercoledì, giorno del vertice a Roma per l’accordo con Dr Motor”

TERMINI IMERESE. Dopo la giornata di ieri vissuta tra rabbia e dolore per l'ultimo giorno di piena produzione a Termini Imerese, alcuni operai della Fiat hanno trascorso la notte al presidio davanti alla fabbrica. Hanno acceso il fuoco per scaldarsi vicino a due gazebo e per dormire qualche ora si sono riparati nelle proprie auto messe di traverso davanti il cancello dello stabilimento per impedire l'uscita delle bisarche con le auto. "E' tutto fermo", dicono gli operai che da ieri pomeriggio bloccano l'uscita dei mezzi pesanti pronti a consegnare le partite di Lancia Ypsilon nmuove di zecca.    
In duecento circa sono rimasti fino alle 2, poi a poco a poco molti sono rientrati nelle proprie case. Stamattina è arrivato il cambio. "Andremo avanti almeno fino a mercoledì, giorno in cui è in programma la riunione al ministero dello Sviluppo con Fiat e Dr Motor per tentare di chiudere l'accordo", affermano i lavoratori al presidio. Gli operai hanno deciso di far scattare il presidio "come atto d'orgoglio ma anche di resistenza all'ennesima chiusura di Fiat nei confronti dei propri dipendenti, manifestata con l'indisponibilità a concedere gli incentivi per accompagnare chi ha i requisiti alla pensione, nonostante la scelta di abbandonare per sempre la Sicilia, chiudendo la fabbrica".  

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