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Rugby, l'Italo Belga batte il Rieti

Per la squadra palermitana quattro punti che significano l'ingresso nell'ambita zona play-off

PALERMO. Una vittoria sofferta. Conquistata col cuore. Per l’Italo Belga Palermo Rugby quattro punti che significano l’ingresso nella zona play-off. Al termine di 80 minuti di passione. Giocati con un Rieti ostico e mai arrendevole. I padroni di casa, in verità, sprecano parecchio e rischiano di essere raggiunti nel finale. Ma stavolta, il calo mentale non c’è. Ed il quindici nero-arancio tiene fino alla fine. Piove poco prima della partita. Il campo è pesante. Ne risente il gioco della tre quarti palermitana. Apre le marcature La Torre, abile ad inserirsi e fare il sostegno su Ciaurro. Che poi trasforma. Lo stesso numero dieci del Palermo piazza il 10-0. Ma allo scadere della prima frazione Romano accorcia con un piazzato. Si va al riposo sul 10-3. Nella ripresa la partita non è bella, ma molto tattica.


Il Palermo crea e spreca. Il Rieti impegna la retroguardia dei padroni di casa in più di un’occasione. Ancora Romano su piazzato porta il risultato sul 10-6. Il Palermo rischia di disunirsi. Ma sono molto bravi i due tecnici Jaco Stoumann e Gioacchino La Torre ad inserire gente fresca nei ruoli chiave. Ciaurro riporta il Palermo a + 7 con un piazzato. Il risultato non cambierà fino alla fine. Quando l’arbitro fischia la fine ed esplode la festa al velodromo Paolo Borsellino. «Paradossalmente – dice Gioacchino La Torre – oggi la tre quarti non ha giocato ai soliti livelli. Mentre la mischia è stata fantastica. Ha recuperato decine e decine di palloni. Adesso dobbiamo cercare di capire perchè sprechiamo delle buone azioni in modo così banale e la sosta ci aiuterà ad allenarci meglio». «Il Rieti è una buona squadra – dice il presidente Fabio Rubino – Il terreno pesante non ha aiutato il gioco della nostra tre quarti. Ma la mischia ha giocato molto bene. Il risultato è bugiardo, perchè avremmo dovuto vincere con più scarto. Ma ciò che conta sono i quattro punti in classifica in più. Adesso dobbiamo migliorare come squadra. Ci sono troppo individualità».

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