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Truffa all'Unione Europea, tornano liberi Minardo e la moglie

La decisione del tribunale del Riesame di Catania. Il parlamentare regionale e la consorte erano ai domiciliari dal 26 aprile scorso, quando furono arrestati nell'ambito dell'inchiesta sul consorzio d'area iblea

CATANIA. Il tribunale del Riesame di Catania  in sessione d'appello ha revocato la custodia cautelare al  parlamentare regionale Riccardo Minardo (Mpa) e alla moglie  Giuseppa Zocco, che erano ai domiciliari dal 26 aprile scorso  quando furono arrestati dalla Guardia di Finanza, nell'ambito  dell'inchiesta sul Consorzio d'Area Iblea per una presunta  truffa ai danni dell'Unione Europea e dello Stato per 5 milioni  di euro. I due, insieme al presidente del Consorzio, Sara  Suizzo, del marito, Mario Barone, e dell'imprenditore Pietro  Maienza, sono imputati, nel processo cominciato la scorsa  settimana, per associazione per delinquere finalizzata alle  truffe aggravate ai danni della Comunità europea, dello Stato e  di altri enti pubblici, ma anche di malversazione, evasione  fiscale e riciclaggio 

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