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Tangenti alla motorizzazione, altri due arresti a Palermo

Ai domiciliari Francesco Mutolo, 36 anni, e Paolo Coniglio, 37, titolari di una concessionaria di mezzi pesanti e di un'agenzia automobilistica a Corleone

PALERMO. Gli agenti della Mobile hanno arrestato a Palermo altre due persone, nell'ambito dell'indagine avviata nel 2009 su un giro di tangenti e che ha coinvolto vari dipendenti della Motorizzazione civile, gestori di autoscuole e agenzie per il disbrigo di pratiche automobilistiche. Gli indagati, ai quali è stata adesso notificata un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, sono Francesco Mutolo, 36 anni, e Paolo Coniglio, 37, rispettivamente titolari di una concessionaria di mezzi pesanti a Palermo e di un'agenzia automobilistica a Corleone (Pa).
I due sono accusati di corruzione di pubblico ufficiale per atti contrari ai doveri d'ufficio; al solo Mutolo viene contestato anche il concorso in falso ideologico. Il provvedimento restrittivo, richiesto dal Pm, Amelia Luise, e firmato dal gip, Piergiorgio Morosini, è riconducibile alla rete corruttiva che operava all'interno della Motorizzazione civile, per il rilascio di 'rapide' certificazioni amministrative in cambio di denaro. Personaggio chiave della vicenda, sin da subito, si rivelò il funzionario Antonino Nobile. Le microspie della Mobile documentarono passaggi di denaro, consegnato al funzionario quasi sempre con la stessa modalità (banconote riposte all'interno di una carpetta bianca, poi riposta in un cassetto della scrivania). Nobile e la sua segretario avrebbero disposto il rilascio di patenti in seguito a esami mai sostenuti, attestazioni di collaudi e revisioni, ma senza le necessarie verifiche sui mezzi. I due episodi che coinvolgono Mutolo e Coniglio risalirebbero a febbraio e marzo 2009. Anche questi episodi sono stati filmati dalle telecamere della Mobile palermitana. Mutolo avrebbe corrotto Nobile per il rilascio di una certificazione di collaudo di un mezzo pesante della propria concessionaria, senza alcuna verifica. Coniglio, invece, avrebbe pagato una mazzetta a Nobile per velocizzare una pratica di immatricolazione.  

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